Eccoci per un nuovo appuntamento su Musica Essenziale, la rubrica musicale dedicata ai talenti del nostro territorio, oggi qui con noi Ejasound.
Il gruppo nasce nel 2018 con l’intento di proporre pezzi inediti cantati in dialetto abruzzese in chiave “New Rock”. Il background musicale dei vari componenti, da sempre attivi nel panorama musicale abruzzese, è eterogeneo (rock, musica elettronica, folk).
Sin dall’inizio si è creato interesse nella zona frentana. Nel 2021 superano le selezioni multiregionali e si qualificano per la finale nazionale della 34esima edizione di Sanremo Rock & Trend, suonando sul mitico palco del Teatro Ariston. Successivamente nel 2022 partecipano alla 14esima edizione del Tour Music Fest, esibendosi alle Live Audition a Roma. Mentre nel 2023, oltre all’attività live, registrano il loro primo EP “Nin ci pinzà” (in uscita il 15/03/24), anticipato il 16/02/24 dal singolo “M’acrideve”.
Ejasound su Musica Essenziale, benvenuti! Come state?
Ciao Dennis! In questo momento stiamo mettendo a punto le ultime cose per l’uscita del nostro primo EP “nin ci pinzà”, quindi stiamo decisamente bene!
La vostra realtà nasce ufficialmente nel 2018 e conta attualmente 6 elementi: volete raccontarci un po’ chi ha dato inizio al gruppo e come vi siete incontrati?
Francesco e Mario si conoscono sin da ragazzi, Italo ed Alain si sono conosciuti durante il servizio civile più di vent’anni fa. In quel periodo le nostre quattro strade si sono incrociate e quasi subito prende forma un progetto musicale simile, sempre legato al dialetto. Con Danilo ci siamo conosciuti durante uno di questi live, eravamo senza batterista e c’è stata subito sintonia.
Dopo una pausa di un paio d’anni, nel 2018 abbiamo deciso di ricominciare a suonare insieme, prendendo le canzoni dal cassetto e dando vita ad una nuova idea musicale. Alcune di quelle prime tracce della nostra ripartenza sono incluse nel nostro EP.
Mirko è stato l’ultimo ad arrivare, qualche mese dopo aver ricominciato; aveva suonato con Alain in un altro progetto. La costante è che prima di tutto siamo amici, quindi il gruppo Ejasound nasce innanzitutto dal nostro bisogno di stare insieme ed esprimerci attraverso la musica, cercando di portare avanti e raccontare con le nostre canzoni un modo di esistere che forse è lontano dall’attualità.
Entriamo meglio nel vostro mondo. Coniugare tradizione e innovazione sembra essere molto interessante, benché occorra equilibrare tutti gli elementi con la musica che volete portare. E ci riuscite egregiamente.
Parliamo di Ejasound dietro le quinte, come funziona il processo creativo artistico e cosa volete comunicare al pubblico?
Le canzoni, fondamentalmente, nascono da un lavoro collettivo. Indipendentemente da chi porta l’idea del pezzo (o anche solo un groove o un riff), ognuno sviluppa il proprio arrangiamento e contribuisce alla stesura finale. Con il tempo, abbiamo posto più attenzione ai dettagli ed alle interazioni tra i vari strumenti. Non mancano episodi di creazione collettiva di un intero brano, che può nascere anche da una jam durante le prove. Alla fine si può dire che i brani si sviluppano quasi da soli! Al pubblico vorremmo che arrivassero le nostre emozioni, il nostro profondo amore verso la nostra regione ed il nostro dialetto (non ci vediamo a scrivere in italiano), che per noi è un carattere distintivo e di appartenenza.
L’Abruzzo e le vostre radici con il new rock, davvero un mix interessante
Noi cantiamo e suoniamo di vita vissuta, di montagne e di mare, di persone forti come rocce, di gente genuina con le rughe sudate dal sole. Ma anche di giovani pieni di speranza e di voglia di futuro. Cantiamo anche di Amore, di storie belle, storie difficili, ma anche di storie mai iniziate. Fondamentalmente, i temi che da sempre sono sia nel cantautorato italiano che nella canzone tradizionale. Le storie, alla fine, cercano solo un modo per essere raccontate. Il nostro può essere un modo diverso, che vuole liberare la canzone dialettale dai confini della mera golardìa.
Parliamo di voi. Italo, Alain, Francesco, Mario, Mirko e Danilo, sembrate un gruppo molto affiatato e variegato, è importante per voi il confronto nelle varie fasi di produzione?
Il confronto fa parte del nostro essere amici, come dicevamo. Ogni decisione è condivisa e ci si arriva in modo abbastanza naturale. In questo modo le idee di tutti si fondono per formare il nostro stile distintivo.
E se vi chiedessi qual è il brano a cui siete maggiormente legati?
Domanda difficile…tutti sono importanti, perché rappresentano le varie fasi di uno stesso percorso. Però, anche per ricollegarsi al discorso di prima, “nin ci pinzà” (la titletrack del nostro EP) è il primo pezzo che abbiamo suonato in sala prove, è un pezzo che vuole mandare un messaggio di positività ed ottimismo sul futuro, sul cambiamento e sui cambiamenti che portano in sé cose belle e nuova gioia. Parla del calore delle piccole cose, delle battute con gli amici, di un rassicurante bicchiere di vino nero da gustare facendosi rapire dalle note evocative della fisarmonica…
Adesso però vogliamo sapere qualche curiosità: siete tutti ottimi musicisti e con un background importante, vi ispirate a qualche artista in particolare o ci sono generi che vi hanno influenzato nel corso delle vostre carriere?
Siamo sei persone che vengono da sei percorsi diversi. Nelle nostre canzoni riecheggiano note di fisarmonica ispirate da Richard Galliano, fraseggi alla Richie Sambora, un pizzico di Led Zeppelin, una componente Radiohead, sonorità elettroniche noise ed un drumming ispirato ad Ellade Bandini. Nonostante tutto, nessuna influenza predomina sulle altre.
Tra le esperienze annoverate un Sanremo Rock & Trend 2021 e un Tour Music Fest a Roma l’anno successivo, ma immagino che ne abbiate collezionate diverse anche dalle nostre parti. Avete qualche momento che ricordate con affetto?
L’esperienza a cui siamo tutti un po’ più legati è quella di Sanremo Rock & Trend 2021. Si usciva da un anno di restrizioni ed isolamento, si tornava finalmente a stare insieme ed a suonare live. La finale regionale a Carsoli è stata bellissima, cominciata con un viaggio all’insegna dell’allegria e finita con il passaggio alla finale nazionale all’Ariston. Ed a Sanremo siamo riusciti a portare il nostro dialetto su un palco mitico ed a far cantare in abruzzese un intero locale pieno di gente da tutta Italia.
Un parere sull’attuale scena musicale italiana? C’è qualcosa da cambiare per creare cultura artistica?
In Italia in questo periodo dominano rap, hip hop, trap… generi troppo lontani dal nostro gusto personale. A fronte di esecuzioni tecnicamente impeccabili, però, mancano i sorrisi autentici di chi canta e suona divertendosi davvero. Il prossimo cambio di passo, forse, dovrebbe essere un ritorno al divertimento.
E concludiamo con il solito ed immancabile richiamo alla nostra rubrica. Musica Essenziale: cos’è per voi la musica?
La musica è libertà di espressione, un’emozione da condividere, un momento da rivivere, è ciò che ci accompagna durante tutta la vita.
Grazie ancora ad Ejasound, buona fortuna!
Canale Youtube: https://youtube.com/@ejasoundofficial1771?si=5gSdo36qyjfAmHYt