«Con grande stupore, apprendo da alcune note stampa, compresa una a firma del presidente della Provincia di Chieti, Francesco Menna, di un emendamento che mi sarebbe stato attribuito che, con il pretesto delle circostanze eccezionali, autorizzerebbe le strutture temporanee terziarie destinate a servire i territori comunali di particolare interesse turistico ricettivo a diventare permanenti, ma non c’è nulla di più falso». A dirlo è il presidente della Commissione Bilancio e Affari Generali, Fabrizio Montepara, a margine del Consiglio regionale conclusosi nel pomeriggio.
«Ho infatti presentato un emendamento ad un sub emendamento a carattere regionale sull’articolo 54 del Testo Unico sul commercio inerente attività temporanee di somministrazione che prevede lo svolgimento di tale attività per un minimo di 90 giorni ed un massimo di 180 – spiega Montepara -.
Il mio intento è quello di aggiungere, a seguire, le parole “di apertura effettiva“ a questo limite temporale, già individuato nella legge sul commercio vigente così da agevolare gli imprenditori dei vari settori che operano in maniera stagionale a destagionalizzare i servizi, siano essi collocati al mare, in montagna, in collina, in città.
È stato presentato l’emendamento numero 49 giovedì 25 gennaio al regolare scadere dei termini e riportava una mera interpretazione autentica dell’articolo 54 del Testo Unico sul commercio – sottolinea ancora Montepara -.
Ho quindi deciso, anche per una migliore attuazione della norma stessa, di presentare un sub emendamento che spiegasse meglio il mio intento, ovvero quello di computare i reali giorni di apertura. Non capisco, sinceramente, come un intento generale sia stato ridotto a mero interesse particolare», chiude Montepara.