ORTONA- Mancano solo pochi giorni all’appuntamento con la festa di San Sebastiano, ma non è certo che l’evento si svolga. Il Comitato che da anni organizzava l’evento si è sciolto, infatti, a novembre.
Si tratta di una festa cara agli ortonesi che oltre al rito religioso, in onore del martire, protettore tra gli altri dei vigili urbani, si compone anche dello spettacolo pirotecnico in piazza San Tommaso e alla sera della cena del Puzzinètte. Un momento atteso perché all’andamento della barchetta, una delle attrazioni pirotecniche, sono legati gli auspici del comparto agricolo e ittico.
Da 20 anni il maresciallo Fernando Morelli, presidente del Comitato San Sebastiano, si occupa di organizzare la festa. Sono state tante le novità apportate dal comitato in questi anni come la processione del santo più lunga, l’accensione della barchetta da parte del primo cittadino, la presenza alle celebrazioni di tutte le autorità civili e militari, il trasporto del santo sulla pedana, la vestizione degli otto portatori, la statua del santo che presenzia i riti esterni, istituzione della replica estiva ad agosto.
Nella foto la statua del Santo portata in processione
«La partecipazione economica delle aziende, dei cittadini e dell’amministrazione è sempre stata ricca e ad ogni festa abbiamo effettuato sempre una donazione in beneficienza– spiega l’ex presidente Morelli- Con l’attuale amministrazione però i contributi sono venuti meno cosi come è stato deciso di non svolgere più la replica estiva che tanto pubblico attirava ». Nel corso degli anni racconta il maresciallo Morelli è stato poi sempre più difficile fare la questua per via dell’età dei componenti del comitato, il lungo periodo del Covid poi ha portato molte aziende alla decisione di ridurre o tagliare i contributi alla festa che ha un costo al di sotto dei 5 mila euro. «Nell’edizione dello scorso anno non sono stati raccolti fondi sufficienti – racconta Morelli- la festa poi si è svolta in extremis con un accordo con l’amministrazione di condividere impegni e spese così però non è stato. Deluso dal mancato rispetto della parola a novembre, di fronte anche al fatto che non c‘erano abbastanza collaboratori, ho deciso di abbandonare l’organizzazione». Ora è tutto incerto. «Mi auguro solo che una festa così sentita e partecipata, possa ritornare. Io sarei pronto ad impegnarmi di nuovo» conclude Morelli.
Daniela Cesarii
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