ORTONA- Se l’anno scorso la città si vestiva di rosa in occasione della tappa di arrivo del Giro d’Italia, quest’anno il colore dominante è decisamente il blu. Il blu della bandiera della Fee, che viene assegnato ogni anno, e che è tornata a sventolare sulla città dopo 11 anni.
Un risultato che premia in particolare, come abbiamo detto, il lido Saraceni e per la baia dei Ripari di Giobbe
Soddisfazione da parte degli operatori: “La bandiera blu viene assegnata per tanti altri criteri oltre che quelli della qualità delle acque come ad esempio la pulizia, nel rendere la spiaggia accessibile ai bimbi, nella gamma di servizi offerti e anche la fruibilità della spiaggia libera ad esempio- spiega Andrea Mangi che gestisce il lido Acapulco del Lido Saraceni- Da qui in poi l’impegno della futura amministrazione potrebbe essere quello di estendere la bandiera a più porzioni di territorio possibile come ad esempio il Lido Riccio”.
Sulla stessa linea Tommaso Falcone, proprietario dell’omonimo b&b
“In merito all’assegnazione della Bandiera Blu ad Ortona non posso non esserne contento, come cittadino e come operatore turistico. E’ una caratteristica in più che una città come la nostra deve avere. Sicuramente considerata dai turisti al momento della scelta della località dove andare in vacanza.
Quindi va dato merito alle persone che si sono attivamente impegnate per il conseguimento di questo risultato. La Bandiera è stata assegnata a 2 spiagge, ma per esteso andrà a tutta Ortona. Come sappiamo i criteri per l’assegnazione sono diversi: dalla pulizia delle acque ad una serie di servizi.
Ecco, la mia speranza è che questo risultato non sia la meta finale di un percorso ma uno stimolo, per l’Amministrazione comunale che verrà e per i singoli cittadini, per migliorare la qualità di tutto il litorale ortonese”.
“La bandiera blu è una buona notizia per la città, perché ne aumenta l’attrattività. Mi auguro però che in futuro ci sia la visione di puntare sui grandi eventi, com’è stato l’anno scorso col Giro d’Italia, altrimenti questo riconoscimento rischia di restare fine a se stesso” aggiunge Massimo Bruni titolare di Pizza Chock.
Quello che si chiede dunque è di far fruttare nel lungo periodo tutti i brillanti risultati fin qui raggiunti in modo da dare alla città una nuova e importante prospettiva economica che la sappia rilanciare anche nel panorama regionale.
- Daniela Cesarii