Soltanto pochi giorni, il 14 maggio, è stato ratificato il cambio alla guida della Sangritana con Enrico Dolfi che ha sostituito il presidente uscente Alberto Amoroso. Una decisione da parte dell’azienda del Trasporto Unico Abruzzese che nel capoluogo frentano non è stata gradita, in particolare tra le fila dell’opposizione,
Il consigliere comunale di minoranza, in forza al Partito Democratico Leo Marongiu ha esternato tutto il proprio disappunto per questa scelta. “La notizia del mancato rinnovo del presidente Alberto Amoroso – afferma Marongiu – sul quale operato c’è un giudizio positivo a prescindere dall’appartenenza politica, apre la guerra tra bande all’interno dello schieramento regionale uscito vincitore alle ultime elezioni regionali entrando, tra l’altro, a gamba tesa nei confronti della Sangritana spa, sulla quale da tempo denunciamo un atteggiamento di bullismo istituzionale da parte della Regione attraverso la Tua”.

Un intervento invasivo politicamente che avviene durante la procedura di ricerca di partners sul mercato per la cessione di una parte consistente del capitale sociale della stessa società in esponenziale crescita in questi anni sulla movimentazione di merci e sulla costruzione di sinergie commerciali nazionali e internazionali. Ben note a tutti sono le perplessità del presidente Amoroso sulle procedure in corso: Marsilio così decide di estromettere in un colpo solo una voce contraria ed anche la garanzia di una presenza lancianese e del territorio di controllo.
L’amministrazione Paolini – attacca ancora Marongiu – o ha avallato timidamente questa scelta regionale con lo stesso atteggiamento che mostra nei confronti anche di tutte le decisioni sanitarie della Asl2 oppure, peggio, non è stata nemmeno informata sulla situazione, a riprova della inconsistenza della sua azione politica”.