E’ questa l’accusa del bersagliere e vicepresidente regionale Anastasio Oliva che questa mattina, in una conferenza stampa tenutasi a Lanciano, ha esternato tutto il suo dispiacere per un’occasione “mancata”. “Mi rivolgo – ha affermato Oliva – a chi ha inviato alla sede centrale di Roma dell’Associazione Nazionale Bersaglieri – le motivazioni per far bocciare la candidatura della città di Lanciano come centro ospitante del 72° raduno nazionale dei bersaglieri che si terrà nel 2025. Una scelta che mortifica non solo la nostra comunità ma anche la Provincia di Chieti e l’Abruzzo tutto, visto che l’evento si terrà a Marsala, in Sicilia”.
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Secondo Oliva i vertici provinciali e regionali delle penne piumate avrebbero giustificato la decisione con una mancanza di fondi: “ma si tratta di un dato falso – ha sottolineato lo stesso Oliva – visto che l’amministrazione comunale avrebbe dovuto impegnarsi solo a livello logistico e senza nessun contributo economico”. Inoltre il consigliere e segretario regionale ANB Raffaele Di Bucchianico avrebbe ritenuto Lanciano incapace di ospitare l’afflusso di bus per accogliere i fanti cremisi provenienti da tutta Italia per mancanza di parcheggi.
“Una bugia – afferma ancora Oliva – visto che in una riunione a Casoli del consiglio direttivo dei bersaglieri con una nota precisai mostrando un documento in cui solo l’Area Fiera possa ospitare più di 1000 autobus turistici e 950 auto, senza considerare la Zona Artigianale spaziosa più del doppio. A mio avviso si tratta di una ripicca del nuovo direttore verso il sottoscritto che si era fatto promotore dell’organizzazione. Il 22 marzo ho ricevuto notizia della bocciatura, une decisione che non solo svilisce il mio impegno ma dimostra l’inadeguatezza dei dirigenti regionali e nazionali che dovrebbero dimettersi per incapacità organizzative”.