Per secoli le chiese hanno rappresentato il fulcro della vita religiosa, sociale, culturale ed economica della nostre città. Ciò è naturalmente avvenuto anche a Lanciano dove però per svariati motivi, tra cui l’apertura del centro storico verso la città nuova, esse hanno non solo perso il loro antico ruolo ma anche gran parte delle loro vestigia, fatte di storia, arte e documenti. Allo scopo di riscoprire questo patrimonio spesso sommerso l’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona, ha lanciato un progettodal titolo “Tra assenza e presenza. Le opere delle chiese scomparse a Lanciano raccontate nel Museo Diocesano”.
L’obiettivo è quello di riconnettere le tracce documentarie, archivistiche e storico-artistiche presenti negli Istituti Culturali Diocesani creando nuove connessioni in grado di aprire uno spaccato su un tema caratterizzato dalla forte dicotomia tra assenza e presenza: l’assenza dell’edificio religioso dal tessuto urbano cittadino non esclude infatti la presenza odierna di importanti tracce storiche del suo passato, sopravvissute a monito dell’importanza degli edifici religiosi come scrigno di religiosità e arte sacra.
Anteriormente al XIX secolo, il tessuto urbano di Lanciano contava la presenza di importanti edifici religiosi di antica fondazione, di fondamentale interesse per la ricostruzione della sua identità storica e religiosa. Chiese e conventi oggi scomparsi erano sorti nelle aree e nei quartieri più strategici dell’antica Lanciano, come la centralissima area di Piazza Plebiscito e il quartiere Lancianovecchia, quest’ultimo in origine sede di ben quattro sedi religiose.
Cessioni, sconsacrazioni, demolizioni e bombardamenti intercorsi tra XIX e XX secolo hanno cancellato solo in parte la storia plurisecolare di tali luoghi: documenti archivistici, testimonianze artistiche, paramenti e oggetti liturgici sopravvissuti alla scomparsa dell’edifico religioso e conservati presso l’Archivio Storico Diocesano e il Museo Diocesano raccontano ancora oggi dettagli importanti sulle chiese lancianesi.
Il progetto integrato si articola su tre diversi livelli strettamente interconnessi tra loro e caratterizzati da forme di racconto nelle quali è forte la concatenazione tra passato e presente, tra assenza e presenza: un video realizzato nei luoghi odierni già sede delle chiese scomparse; una raccolta di testi, fotografie e mappe utili per la ricostruzione storica e storico-culturale degli antichi edifici religiosi; una visita virtuale realizzata all’interno del Museo Diocesano di Lanciano, custode degli oggetti liturgici e d’arte già di pertinenza delle chiese scomparse.
.Simone Cortese