Fra esami impossibili, giornate d’attesa e ambulanze che non arrivano, l’insostenibile malasanità dell’ospedale Renzetti
Tra i temi emergenti su territorio frentano, la sanità riveste indubbiamente un carattere critico sotto diversi aspetti.
A seguito di segnalazioni, disservizi, inadempienze denunciate a più riprese dai residenti nel corso di questi anni, complice la stagione dei tagli in materia di sanità pubblica, i cittadini sembrano aver intrapreso una rincorsa verso il privato per assicurarsi le dovute cure: dalle attrezzature inutilizzate, dalle scarse risorse di base, fino ai lunghi tempi di attesa e di intervento, passando per le complicazioni dettate dalla disattenzione, sono certamente tanti, fin troppi gli errori imputati alla struttura ospedaliera Renzetti.
Un mese fa anche in Abruzzo, sponda PD, era arrivata la proposta di legge per il “Riordino della disciplina in materia sanitaria, a norma dell’articolo 1 della legge ottobre 1992, n. 421”, provvedimento il cui indirizzo mirava ad armonizzare costi e servizi per la comunità già provata dall’ondata pandemica. Le preoccupazioni, sulla scia delle recenti conseguenze, non accennano a placarsi considerando le testimonianze dei lettori, ma in generale dell’utenza frentana, la quale lamenta da anni urgenti carenze.
“Per una visita di controllo sono entrato alle 9 e sono uscito alle 14 inoltrate” scrive un utente, benché le attese sembrerebbero ormai prassi consolidata, talvolta accompagnate da prestazioni negate, come testimoniato da un altro lettore: “il pronto soccorso non ha attrezzature sufficienti e io sono andata a Pescara, a Lanciano quando sono andata a fare le analisi hanno addirittura manifestato risentimento poiché ero andata altrove. Alla fine non hanno provveduto”.
Le problematiche non investono solo la rete del pronto soccorso, bensì l’intero sistema organizzativo dei reparti situati all’interno della struttura, mettendo in seria discussione la professionalità di medici e infermieri.
A destare maggiore sgomento è il clima di sfiducia attorno ai criteri operativi del personale, come raccontato da un lettore:
Sanare uno strappo così evidente è la speranza radicata nella collettività, protagonista di innumerevoli storie analoghe, eppure i disservizi sembrano aumentare parallelamente all’indice del malcontento su scala quotidiana: la malasanità tiene banco a Lanciano e potrebbe presto trasformarsi in uno scontro frontale tra cittadini e istituzioni. Resta prioritario e costituzionalmente sancito il diritto alla salute dell’individuo.
- Dennis Spinelli