CHIETI- Il Comitato ristretto dei sindaci della Asl torna sulle polemiche seguite all’ultima seduta: “È necessario un incontro tra Regione, Asl e primari. Bisogna mettere da parte polemiche inutili per arrivare a soluzioni concrete”.
La richiesta è di migliorare la medicina preventiva, la medicina territoriale e la medicina ospedaliera.
I sindaci di Chieti, Vasto, Atessa, Ortona e Casoli Diego Ferrara, Francesco Menna, Giulio Borrelli, Leo Castiglione e Massimo Tiberini sottolineano che ora è importante soltanto “lavorare per risolvere i problemi della sanità pubblica e per preservare la facoltà di Medicina a Chieti. Come sindaci del Comitato ristretto, abbiamo sempre adempiuto al nostro dovere e continueremo a farlo, sempre nel rispetto dei ruoli di ciascuno. Speriamo che questo rispetto sia reciproco”.
Come si ricorderà durante l’incontro del 29 giugno, era previsto un dibattito tra il Direttore generale della Asl e un gruppo di primari universitari presenti, con il rettore dell’università, per esprimere e illustrare la difficile realtà dei problemi quotidiani che affrontano. Purtroppo, non c’è stata una vera discussione o scambio di idee, cosa che ha deluso i sindaci presenti.
Il Comitato ora chiede di migliorare tre aree fondamentali della sanità: la medicina preventiva, la medicina territoriale e la medicina ospedaliera.
“La medicina preventiva- spiega il Comitato- implica azioni volte a prevenire l’insorgenza di malattie e deve essere una priorità. La medicina territoriale, incentrata sul miglioramento delle cure fornite nelle comunità locali, è fondamentale per garantire un accesso equo ai servizi sanitari. Infine, dobbiamo concentrarci su come migliorare la medicina ospedaliera, migliorando l’efficienza e l’efficacia dei trattamenti forniti nei nostri ospedali. Questo è il nostro scopo. Ed è anche quello della Asl”.
- Daniela Cesarii