ORTONA – “L’ennesimo atto del teatrino della giunta Castiglione”. Destra Sociale Ortona, con il coordinatore locale Mauro Peracchia, commenta cosi la conferenza stampa tenuta dal sindaco Leo Castiglione per spiegare le ragioni della crisi e torna a chiedere le dimissioni del sindaco.
“Castiglione ha detto in conferenza ciò che già sapevano tutti, e del continuo rimpallo di responsabilità tra il sindaco e la consigliera dissidente di turno, Simonetta Faraone, alla città importa poco o niente, così come poco importa che ad ogni comunicazione il sindaco ribadisca che sono anni che lavora per il bene di Ortona, ne prendiamo atto ma parliamo di problemi correnti. Ai cittadini preme, infatti, sapere quando avranno un’amministrazione solida che risolva, senza beghe interne, i tanti problemi della comunità”.
Per Peracchia il sindaco già dal momento dell’uscita dei tre consiglieri Italia Cocco, Simona Rabottini e Antonio Sorgetti, avrebbe dovuto prendere atto di non avere più una maggioranza solida e dimettersi “avremmo avuto un breve periodo di commissariamento e in autunno saremmo tornati a votare”.
“In questo modo avrebbe dato un segnale di grande responsabilità verso la città e sarebbe stato apprezzato da tutti. Con questo suo continuo tentativo di cercare aiuti per mandare avanti un’amministrazione morente passa, invece, il messaggio di un forte attaccamento alla poltrona, attaccamento il cui collante deve essere molto forte vista la difficoltà dallo staccarsi.
Della conferenza stampa del sindaco due cose fanno sorridere, la prima è il suo appello alla collaborazione della minoranza, dopo che sin dall’inizio questa amministrazione ha avuto un atteggiamento arrogante e di totale chiusura alle proposte della minoranza anche quelle più di buon senso, ora chiedere aiuto mi sembra contraddittorio, la seconda è la risposta data ad una giornalista che gli chiedeva dell’ex assessore Canosa, parlando di assessori come collaboratori e di presa d’atto delle comunicazioni della Canosa significa sminuire e dimenticare il suo ruolo nella sua giunta nella quale, sin dall’inizio, è stata un motore attivo”.
Destra Sociale Ortona torna dunque a chiedere al sindaco Castiglione le dimissioni per il bene della città e assicura che sarà sempre presente nel denunciare le inefficienze dell’ amministrazione nel puro interesse dei cittadini.
Il coordinatore regionale Destra Sociale Abruzzo, Massimo Tatone, sulla stessa linea del coordinatore locale, aggiunge:
“Non possiamo lasciare una città ferma, e non possiamo dare colpa alla consigliera Faraone che si è rifiutata di votare l’aumento dell’addizionale iperf. Siamo quindi arrivati al capolinea ma una cosa vorrei dire.
Abbiamo avuto una discrepanza di partiti nelle scorse amministrative in cui i cittadini che si riconoscevano nei vari valori si sono sentiti traditi e infatti lo abbiamo visto nei dati delle affluenze sia comunali, nazionali che regionali.
Forza Italia, Pd, M5s si sono trasformati in liste civiche creando caos e dissapori interni. Bisogna far si che i partiti tornino a fare i partiti, la destra faccia la destra e la sinistra faccia la sinistra. Non c’è più tempo, bisogna ridare fiducia ai cittadini nel tornare a votare per i loro valori e ideali, e bisogna tornare al voto ad Ortona passando ovviamente prima dal commissariamento”.