Con una Santa Messa celebrata domani, sabato 17 febbraio alle ore 18, nella cattedrale Madonna del Ponte di Lanciano, si celebrerà per la 597° volta il Lodo di Pace tra Lanciano e Ortona. Una ricorrenza che affonda le sue origini nei rapporti burrascosi delle due città frentane. Rapporti conclusi poi con una pace ratificata anche grazie all’intervento di San Giovanni da Capestrano, religioso aquilano proveniente dall’ambiente dei frati Minori Osservanti.
Nel dicembre 1426, dopo anni e anni di battaglie ed ostilità il sovrano Alfonso d’Aragona detto “il Magnanimo” per preparare la firma del trattato di pace ed al fine di organizzare al meglio ogni cosa, convocò San Giovanni da Capestrano che raggiunse Lanciano, mandando contemporaneamente ad Ortona il confratello Roberto per la stipula degli accordi che vennero poi ratificati ufficialmente il 17 febbraio nella cattedrale di San Tommaso.
Come pegno per il rispetto bilaterale degli accordi, furono donati due terreni per la costruzione di altrettante chiese che portarono all‘edificazione del convento di Sant’Arcangelo della Pace a Lanciano e di quello di Santa Maria della Pace in Ortona. A Lanciano nella chiesa, oggi dedicata a Sant’Antonio di Padova, nel 1976 il pittore Paolo Rivetta fece due grandi affreschi dedicati alla guerra ed alla successiva pace tra le due città.
. Simone Cortese