Ieri mattina a Roma, convocato dal ministro dell’Industria e del Made in Italy Adolfo Urso si è tenuta una tavola rotonda per lo sviluppo del comparto automotive. Presente anche il governatore della Regione Abruzzo Marco Marsilio. “Ho evidenziato – ha sottolineato Marsilio – come negli ultimi due anni, la produzione negli stabilimenti di Atessa abbia dovuto subire interruzioni a causa della mancata fornitura di semiconduttori e microchip dai paesi asiatici.
L’Abruzzo si posiziona come la prima regione italiana per la produzione di furgoni ed è leader nella produzione di parabrezza; si classifica seconda nella produzione di apparecchiature elettriche ed elettroniche per autoveicoli e nella fabbricazione di moto; e terza nella produzione di auto e componenti per veicoli.
Pertanto -ha concluso il governatore è essenziale che, per il rilancio del settore automobilistico italiano, che eventuali incentivi siano estesi a tutta la filiera della componentistica. Positivi ma più cauti sono invece i commenti dei sindacati. “La disponibilità dichiarata, al Mimit, da Stellantis di arrivare a produrre 1 milione di veicoli in Italia è un passo positivo – sottolinea il segretario della Fiom Alfredo Fegatelli -ma è cruciale specificare che l’obiettivo da raggiungere è di 1 milione di autovetture e non meno di 300.000 veicoli commerciali leggeri.
Nonostante l’annuncio di questo obirttivo, Fiom rimane cauta poiché la risposta cruciale su investimenti o disinvestimenti non è stata ancora fornita. Attualmente, tutti i lavoratori degli stabilimenti sono in cassa integrazione, ad eccezione della ex Sevel, in Abruzzo, e Termoli in Molise”.
La Fiom ritiene fondamentale “convocare urgentemente un tavolo unitario presso la Regione Abruzzo per affrontare congiuntamente il futuro del più importante stabilimento della regione e dell’intero indotto”.
.Simone Cortese