Il celebre poeta e drammaturgo francese Victor Hugo, affermava che “il teatro non è il paese della realtà: ci sono alberi di cartone, palazzi di tela e un cielo di cartapesta, ma è il paese del vero: ci sono cuori umani dietro le quinte, cuori umani nella sala, cuori umani sul palco“. E’ con questa frase che potremmo raccontare idealmente l’emozionante spettacolo che gli ospiti della Casa Religiosa Antoniano, gestita dall’ordine dei Frati Minori d’Abruzzo, hanno portato ieri in scena.
Canto, ballo, recitazione hanno animato la rappresentazione che con il titolo di “Ama e cambia il mondo” ha voluto omaggiare William Shakespeare e “Romeo e Giulietta” sua più celebre tragedia. L’allegra, colorata ed animata Compagnia dei Nonni tra attori, protagonisti e comparse si è idealmente mossa tra la Verona e la Mantova di fine Cinquecento, in una rappresentazione che ha voluto lasciare agli spettatori messaggi e sensazioni di amore, pace ed uguaglianza ancora oggi attuali.
“Il nostro laboratorio teatrale vuole far diventar attori i nostri nonni – afferma Michaela l’animatrice e regista dello spettacolo – sono già tre anni che portiamo avanti vari eventi ed oggi abbiamo proposto qualcosa di diverso con questo musical che omaggia Romeo e Giulietta ma che porta il titolo di Ama e cambia il mondo.
Vista la difficile situazione politica che stiamo vivendo con due guerre in atto, abbiamo deciso di mettere al centro l’amore ed appunto la triste storia di Romeo e Giulietta. Arriviamo all’esibizione di oggi dopo un mese circa di prove: non è stato facile preparare gli attori e far imparare loro le battute ma nel rispetto dei bisogni,dell’esigenze e soprattutto delle capacità di ognuno di loro abbiamo comunque passato insieme tanti bei momenti di amicizia e socializzazione, importante in un contesto come questo.
Durante le prove è stato bello vederli sereni e divertiti ma è stato anche difficile per loro, perchè essendo persone anziane e affette da problematiche, tendevano a stancarsi presto o a dimenticare la propria parte: abbiamo preparato una tragedia ma è finita quasi sempre a risate! Nelle prossine settimane – afferma ancora Micaela – saremo ancora impegnati con il Presepe Vivente, classica rappresentazione del Natale.
“Come prima volta – sottolinea il signor Orazio – è stato affascinante ma anche impegnativo partecipare alle prove, ma mi sono subito adattato e calato nella parte che mi è stata assegnata, ovvero quella del cugino di Romeo che, dopo esser stato impegnato in un duello perde la vita. Mi piacerebbe in futuro poter ripetere questa esperienza”.
“Sono molto emozionato, ma non vedo l’ora di cominciare – afferma Pasquale- ma sono ottimista perchè ho già partecipato ad uno spettacolo ed è andato tutto bene”. “A me – ci confida con entusiasmo Giovina -, è toccata la parte delle dama di compagnia di Giulietta: è la prima volta che partecipo ad un laboratorio teatrale e mi è piaciuto davvero molto”.
“E’ da qualche mese che mi trovo in questa struttura – ci dice Luciana – e mi trovo benissimo: siamo come una famiglia ed ho trovato un ambiente accogliente, sono in ottimi rapporti con tutti gli altri ospiti e ad anche con il personale della struttura. Facciamo tante belle cose, canto, ballo, sport e ci teniamo sempre attivi ed impegnati. Nello spettacolo di oggi – sottolinea ancora Luciana – io ricopro il ruolo dell’amica intima di Giulietta, nonchè la testimone delle nozze segrete con Romeo. Inoltre sono la prima a rendersi conto del suo suicidio per amore. Un ruolo per me importante e che mi commuove molto: anche se questa è una tragedia molto antica sa emozionarmi sempre”.
“Io – tiene a precisarci Anna Maria – ho il ruolo della voce narrante e questa non è per me la prima esperienza visto che già in passato ho preso parte a laboratori teatrali. E’ stato laborioso prepararci ma anche se siamo persone anziane siamo desiderose di fare e di sentirci impegnate”. Sono felicissima di essere qui – dice Lidia – perchè all’Antoniano si organizzano tanti appuntamenti che per me sono di grande interesse. Nello spettacolo sono una Montecchi, la madre di Romeo, e questo ruolo mi ha preso in maniera particolare, perchè sto sempre e scherzosamente a litigare con l’altra famiglia dei Capuleti. Abbiamo fatte molte prove per arrivare al meglio a questo giorno, ma la cosa più bella è stata quella di riunirci e condividere insieme questa bellissima esperienza”.
Una volta concluso lo spettacolo, ha preso la parola padre Loreto Fioravanti, direttore della Casa Religiosa Antoniano, che nel ringraziare per l’organizzazione dello spettacolo ha voluto porre l’accento sulle tematiche e sui valori emersi, affermando che l’amore, il rispetto, l’accettazione del diverso e l’inclusione sociale siano attuali nella società moderna e nel periodo storico che stiamo vivendo con le guerre che insanguinano l’Europa ed recenti casi di femminicidio. E soprattutto grazie alla sensibilità, all’interesse ed alla grande voglia di fare di padre Loreto, che nella struttura vengono organizzati questi appuntamenti culturali che oltre a rendere partecipi gli ospiti, servono a ricordarci, anche attraverso il teatro, su cosa si basa la giusta convivenza e cooperazione tra gli uomini.
. Simone Cortese
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