TERAMO- I sindaci dei comuni del cratere in udienza dal Papa. Il sindaco Gianguido D’Alberto, insieme ai primi cittadini dei 138 comuni del cratere centro Italia, i presidenti di Province e Regioni, i Prefetti, il commissario straordinario alla ricostruzione, Guido Castelli e altre autorità, è stato ricevuto in udienza da Papa Francesco. Il primo cittadino lo ha invitato a Teramo.
Un incontro che è stata l’occasione per ribadire il ringraziamento dei sindaci al Pontefice per la vicinanza e l’attenzione dimostrata dal Santo Padre nei confronti degli amministratori locali.
“Ogni momento di incontro con Papa Francesco, il Papa che sempre più ci richiama al rispetto dei diritti e della pace – sottolinea il sindaco Gianguido D’Alberto – è per noi fonte di grande commozione. Nelle sue parole ritroviamo il senso del nostro essere sindaci, che è quello della tutela dei più fragili, della promozione del senso di giustizia, dell’agire mettendo sempre al centro l’uomo come persona”.
Nel suo saluto ai sindaci del cratere il Pontefice si è soffermato in particolare su tre temi fondamentali: la ricostruzione, il rispetto dell’ambiente, i cambiamenti climatici.
“Oggi, mentre ricordiamo con dolore la tragedia e le vittime, ai cui parenti voglio rinnovare la mia vicinanza, possiamo, grazie alla vostra perseveranza e lungimiranza, parlare anche di significativi passi avanti nella ricostruzione” ha detto il Pontefice nel suo discorso.
“Il Santo Padre ci ha ricordato come la ricostruzione debba rappresentare un’opportunità per rimettere al centro la persona – prosegue il primo cittadino – una ricostruzione non solo fisica ma anche e soprattutto sociale, che faccia proprio il concetto sostenibilità intesa come elemento di giustizia, uguaglianza, carità, tutela dei più fragili. Un richiamo al concetto del noi che deve ispirare il lavoro di tutti gli amministratori pubblici”.
Nel corso dell’incontro il primo cittadino ha consegnato al Santo Padre, insieme alla raffigurazione del Leone Stiloforo che presidia il portale del duomo, una lettera in cui rinnova al Pontefice l’invito a venire a Teramo, esprimendo il desiderio della città “di ricambiare l’abbraccio che oggi, tramite la mia modesta persona, essa Le porge”.
- Daniela Cesarii