Terzo appuntamento con la rubrica in cui vi parliamo degli abruzzesi famosi nel mondo: dopo le storie del wrestler Bruno Sammartino e di John Fante oggi vi raccontiamo la vicenda umana ed artistica di Dean Martin musicista, attore, doppiatore e showman tra i più conosciuti ed apprezzati al mondo.
Dino Paolo Martino Crocetti, questo il suo vero nome di battesimo, nacque nel lontano 7 giugno 1917 a Steubenville, piccola cittadina fluviale dello stato dell’Ohio. Tuttavia la storia di Dean, come quella di tanti italoamericani divenuti “grandi” nel Nuovo Continente, comincia in Italia e precisamente in Abruzzo, a Montesilvano, paese natio del padre di Dino, che si chiamava Gaetano Alfonso Crocetti. Ma il piccolo Dino era legato a doppio filo con l’Abruzzo, visto che anche la madre Angela Barra, seppur nata e vissuta sempre negli States era figlia di due coniugi abruzzesi.
Come andava di moda all’epoca, o semplicemente per essere maggiormente ricordato dal pubblico a stelle e striscie, cambiò il suo nome in Dean (chiaro riferimento al suo nome di battesimo) Martin, sia come collegamento con il suo secondo nome Martino, ma soprattutto in omaggio al tenore Nino Martini). Il piccolo Dan non amava molto studiare nè stare sui libri: era attratto dalle luci e dal fascino della ribalta ed è in quell’ambiente che immaginava il suo futuro. Iniziò però dalla strada facendo tanti piccoli e malpagati lavoretti, fino a quando, sempre dal basso comincia ed esibirsi in alcuni locali notturni dei sobborghi della Grande Mela.
Il “King of Cool”, soprannome con cui passerà alla storia, ci sapeva fare: possedeva una parlantina spedita, cantava, ballava e sapeva intrattenere bene il pubblico. Nel 1946 al Glass Hat Club incontra per la prima volta Jerry Lee Lewis e nello stesso mese di luglio, il neonato duo si esibisce dando vita ad un fortunatissimo duo comico che li portò in tournè in tantissimi locali e ad essere popolari in radio così come in tv. Dopo dieci anni di successi, la coppia si sciolse nel 1956.
Tuttavia la stella di Dean Martin non si spense, anzi continuò a brillare nella commedia ma anche nel settore drammatico che nel 1959 insieme a John Wayne lo vide tra i protagonisti del film western “Un Dollaro d’Onore”. Qualche anno prima nel 1954 aveva pubblicato il celebre brano “That’s Amore”, un vero e proprio omaggio alle sue origini ed agli inconfondibili sapori della cucina italiana.
Negli anni’ 60 lavorò e divenne amico di Frank Sinatra ed ebbe un grande successo con il brano “Everybody Loves Somebody”. Senza dimenticare la candidatura ai Golden Globe con la commedia “Chi era quella Signora”. Nella metà degli anni ’60 diresse un suo show sui canali della Cbs il “Dean Martin Show” con cui finalmente nel 1967 vinse il Globe. Le sue ultime apparizioni cinematografiche furono nel film “La corsa più pazza d’America” (1981) e nel suo sequel nel 1984 insieme a Burt Reynolds, Sammy Davis Jr., Dom DeLuise
Dopo essersi ritirato dalle scene, nel 1993 gli fu diagnosticato un cancro ai polmoni e pur avendo la possibilità di effettuare un intervento, decise di non proseguire le cure. Morì nella sua casa di Beverly Hills all’età di 78 anni, il giorno di Natale del 1995. Venne sepolto nel cimitero di Westwood in California. L’epitaffio sulla sua tomba è “Everybody Loves Somebody Sometime” (“Tutti amano qualcuno prima o poi”), il titolo di una delle sue canzoni più famose. Montesilvano, città natia di suo padre gli ha dedicato una targa ed un moderno Pala Congressi.
. Simone Cortese