La produzione nei veicoli commerciali nel I° semestre del 2023 raggiunge la quota di 114.760 unità, con un risultato in crescita rispetto al 2022 del +11,5%, invertendo il dato negativo riscontrato nel 1° trimestre.
La situazione dei fermi produttivi per i semiconduttori e per mancanza di materiale ha condizionato fortemente i risultati produttivi nell’anno precedente. Per la mancanza di materiali, nel primo semestre del 2023 lo stabilimento abruzzese ha subito una perdita di 39 turni di lavoro, in gran parte concentrati nel 1° trimestre.
Nell’ ultimo trimestre sembra che la situazione sul lato fornitura sia quasi completamente risolta, questo determinerà una forte crescita in termini di volumi che in termini annuali, potrebbe portare lo stabilimento tra 220.000/230.000 unità.
Oltre ai veicoli commerciali di Fiat e Psa, dalla fine del 2021 lo stabilimento sta producendo anche i veicoli Opel e Vauxall. Nell’ultimo incontro l’azienda ha confermato l’assegnazione della piattaforma per i veicoli commerciali di Toyota, che sul piano produttivo inizierà a sentirsi dal prossimo anno.
Nel Piano Stellantis, la costituzione di un’area specifica del business dei veicoli commerciali deve rappresentare un chiaro segnale di rafforzamento sia di investimenti che di volumi, in particolare per lo stabilimento di Atessa.
Per la FIM-CISL è importante che lo stabilimento di Sevel continui a mantenere la leadership nei veicoli commerciali anche nel gruppo Stellantis, pertanto a protezione della produzione italiana continueremo a presidiare e verificare con attenzione gli equilibri produttivi interni al gruppo. Sulle tipologie produttive dobbiamo fare in modo che Atessa sia in grado di assicurare tutte le motorizzazioni sostenibili ecologicamente, da quella elettrica a quella all’idrogeno, per questo continueremo a sollecitare in sede governativa di sviluppare la rete di distribuzione dell’idrogeno, praticamente assente nel nostro Paese.
Abbiamo valutato positivamente il contratto di espansione che abbiamo sottoscritto in sede ministeriale lo scorso aprile, perché rappresenta lo strumento più appropriato per accompagnare il processo di trasformazione con un rinnovamento generazione. Le 40 nuove stabilizzazioni a tempo indeterminato di giovani somministrati che si completeranno a settembre, sono una prima parte del percorso di stabilizzazione che da mesi stiamo sollecitando a Stellantis.
Riteniamo invece negativa la decisione dell’azienda di interrompere l’attività di 20 somministrati impegnati sulle forniture per il Messico e chiediamo di rivedere questa decisione, costruendo le garanzie per la ripresa di questi lavoratori.
Per noi il ricambio generazionale deve essere un elemento da curare e di prospettiva per lo stabilimento, per questo continueremo nella nostra azione per cercare di ottenere in futuro maggiori stabilizzazioni.