Imperversa a L’Aquila lo scontro sul turismo in città, che vede, su due fronti opposti, il Partito democratico e l’assessore al turismo Ersilia Lancia.
In particolare il PD denuncia come non ci sia alcuna visione per il rilancio del territorio, e lo fa commentando alcuni dati di Federalberghi Extra: meno 40% di prenotazioni a L’Aquila nel bimestre maggio-giugno rispetto al 2022, con uno scenario di grande incertezza per luglio ed agosto.
Per i dem i numeri hanno un duplice significato, da una parte la “totale mancanza di un sistema di contabilità e di analisi dei flussi turistici che supporti le istituzioni e gli operatori nel leggere e comprendere i movimenti turistici”, dall’altra la questione “che, da almeno un decennio, L’Aquila è di fatto scomparsa dai radar turistici nazionali”.
“Siamo lontanissimi dall’essere una destinazione turistica anche perché siamo lontani dall’essere una città. – affermano – E dunque chi arriva a L’Aquila, curioso di vedere a che punto sta la città sfigurata dal terremoto, verificarne i progressi, rendersi conto della sua complessa transizione, trova una città con servizi scadenti, poco accessibile, la cui amministrazione cerca continuamente di rimuovere lo stigma del sisma in un totale vuoto di visione”.
A dimostrarlo, per gli esponenti del Pd, sarebbe “lo stato d’abbandono in cui versa il Gran Sasso che, tra annunci di rimodulazione dei Sic, promesse di nuovi impianti e chimere di alberghi a cinque stelle con piscina, racconta, oggi, ben altra realtà: la seggiovia delle Fontari è malinconicamente ferma, spenta per mancanza di elettricità poiché il Centro turistico del Gran Sasso è moroso, non ha pagato le utenze”.
Subentra a questo punto l’assessore al turismo Ersilia Lancia, che definisce l’atteggiamento dei dem “irresponsabile e mistificatorio”, in quanto denigrerebbe e mortificherebbe l’immagine della città, proprio alla vigilia della stagione estiva.
“Irresponsabile – spiega Lancia – perché umilia il sacrificio di molti imprenditori, che con professionalità e fiducia si stanno preparando al meglio per l’accoglienza turistica. Mistificatorio perché tralascia e svilisce il metodo che l’Amministrazione e l’Assessorato al turismo hanno intrapreso, basato sul dialogo e la condivisione con le associazioni di categoria e gli operatori turistici”.
“Reputo inaccettabile il contegno sguaiato del PD che pare, piuttosto, augurarsi il fallimento di una stagione che stiamo preparando con impegno, – continua – affrontando complessità che pure esistono e questo per fornire tutti gli strumenti possibili affinché il trend positivo di presenze degli ultimi anni venga confermato. L’Aquila è una città dalle indiscusse bellezze, chi la visita non lo fa per la morbosa curiosità di osservare le macerie e i danni del sisma ma vuole ammirare uno dei centri storici fra i più belli d’Abruzzo, assistere agli eventi offerti dal cartellone estivo ricco e variegato, visitare il Munda, il Mammut, il Maxxi o le bellezze della nostra montagna che solo a maggio è stata protagonista di uno spettacolare arrivo di tappa del Giro d’Italia”.
“Giusto discutere seriamente e con rigore le questioni legate ai servizi turistici – conclude l’assessore – ma la promozione della nostra terra dovrebbe animare ciascuno di noi. L’Aquila ha bisogno di ambasciatori non di denigratori seriali”.
- Beatrice Tomassi