Ha patteggiato due anni di reclusione, pena sospesa, F.D.N il 27enne di Lanciano che travolse con il suo pick-up FC RAM 4×4 il 40enne, marito e padre di due bimbi piccoli morto sulla variante frentana il 15 maggio 2021.
Emessa ieri la sentenza del giudice per le udienze preliminari del tribunale di Lanciano, Giovanni Nappi. Il Pm Francesco Carusi ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’imputato, assistito dall’avvocato Sandro Mammarella
Mauro Picca, dipendente Sevel, era uscito da pochi minuti di casa a bordo della sua moto da cross. Appenna immessosi sulla sulla Statale 84 frentana il fuoristrada del 27enne lo aveva falciato uccidendolo sul colpo. Per mesi le decine di metri della frenata sull’asfalto ricordavano a tutti quelli che passavano la tragedia consumatasi in un caldo pomeriggio di maggio.
La grossa auto era fase di sorpasso e colpì il motociclista travolto sulla sua corsia di marcia. Un pomeriggio tremendo per la citta con il giovane uomo esanime sull’asfalto per ore e la povera moglie accanto incredula che il cadavere sotto il telo verde potesse essere il suo Mauro uscito pochi minuti prima di casa.
Una sentenza che già sta indignando molti amici del povero Picca. Le indagini dei carabinieri, hannoaccertato quello che era sembrato subito chiaro.
Il fuoristrada stava percorrendo la Variante frentana ad oltre 130 km/h (a fronte di un limite di 70) superando più volte diverse macchine. Un’invasione della corsia opposta dove la linea bianca di fatto impedisce di superare in prossimità di uno svincolo dove si accede ad alcune villette private che si trovano dietro via del Mare.
All’imputato non è stata inoltre applicata alcuna sanzione accessoria (come revoca o sospensione della patente), in virtù della riforma Cartabia. Ora ai familiari di Picca toccherà tentare un processo civile per poter ottenere un risarcimento.
1 commento
Pingback: "La giustizia non è stata dalla nostra parte. Nessun risarcimento potrà ridarmi il padre dei miei figli". - Videocittà