La magia dello sport unisce grandi e piccini sotto il caloroso abbraccio della condivisione, ornata di agonismo e sacrificio, che arde di passione e valori comuni. Certamente, non fa eccezione il calcio a 5 femminile: negli ultimi anni, la disciplina in rosa sembra aver ingranato la direzione del progresso per un maggiore, giacché equo, riconoscimento culturale agli occhi delle istituzioni e della società. Un piccolo passo per le donne, un grande passo per il mondo sportivo locale, ma guai ad accontentarsi troppo presto. Lo sa bene Rebecca De Siena, 22enne in forza al Tikitaka planet Francavilla e fresca di convocazione con la Nazionale italiana, la quale ha rilasciato un’intervista dopo le due sfide contro la Finlandia presso il Palaroma.
Rebecca, come ti avvicini al futsal?
“Ho sempre giocato a calcio con mio fratello, siamo cresciuti con il pallone. Noi ragazze purtroppo non giochiamo campionati fino ai 14 anni, quindi ho iniziato calcio a 11 con i ragazzi, poi una squadra mi contattò ed entrai nel futsal. A 15 anni disputai il primo campionato Serie c, a 17 anni mi ritrovai in A2”.
Idoli sportivi ed icone: a chi ti ispiri?
“I miei idoli sono cambiati nel tempo e con l’età, è normale quando fai esperienza. Mi piace Debora Vanin, giocatrice c5 e attualmente 4° al mondo, anche se a mio avviso rimane la più forte, è un idolo”.
Quali sono i tuoi obiettivi per questo finale di stagione?
“Gli obiettivi restano fondamentali, altrimenti è inutile fare qualcosa che non ci appassiona. Sicuramente volevo tornare in Nazionale, sono stata chiamata 2 anni fa, rientrare nel giro dei convocati è motivo di orgoglio. A livello collettivo puntiamo a vincere il campionato e giocare i playoff. Personalmente, mi alleno per migliorare tecnicamente, tatticamente e fisicamente, fortunatamente ho due mister molto competenti. Voglio comunque continuare a crescere e mi auguro di vincere la serie a”.
Il settore calcistico femminile, nonostante i progressi sul piano economico e culturale degli ultimi anni, sembrerebbe ancora lontano dal riconoscimento che tutti ci aspettiamo: quali potrebbero essere le iniziative a favore di un crescente coinvolgimento?
“È un tasto dolente e sensibile per le donne, il futsal di per sé non è una disciplina sportiva valorizzata, la categoria femminile ha ancora meno visibilità, è complicato così. Potrebbero esserci iniziative ma dipendono dal pubblico, bisognerebbe seguire e partecipare attivamente alle partite, aumentare la visibilità sui media. Noi andiamo due volte all’anno su Sky ad esempio, mentre la selezione maschile gode di più seguito. Nonostante ciò, a livello economico e culturale siamo migliorati, non basta a colmare il gap. Dovremmo invitare la gente ad appassionarsi allo sport, portare i bambini a vedere il calcio a 5 femminile, sarebbe un segnale costruttivo e di stimolo, soprattutto per gli esempi. Penso ad una mamma che porta la bambina a vedere la partita. Serve gente e urge portarla con passione e voglia di fare”.
- Dennis Spinelli
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