La vittima: “anche in tribunale non si sono mostrate pentite”
Alla fine hanno patteggiato la condanna le due delle tre usuraie arrestate lo scorso settembre per aver prestato soldi a “strozzo” a una quarantenne di Lanciano di cui erano amche.
Ieri mattina, nel tribunale di Lanciano, si è svolta l’udienza preliminare per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio, presentata dalla Procura frentana, per le tre donne.
Due delle tre imputate, Carmela Gargano, 40 anni e Laura Ciarelli 37 anni, assistite dagli avvocati Massimiliano Baccalà e Giuseppe Pantaleone, hanno chiesto il patteggiamento; mentre la posizione della terza, Clelia Malvone 30 anni, assistita dall’avvocato Paolo Sisti, è stata stralciata e l’udienza rinviata al prossimo 8 maggio perchè la donna era impossibilitata ad essere in aula per ragioni di salute.
La Gargano ha patteggiato la condanna a due anni e 5mila euro di multa; la Ciarelli, che nella storia sarebbe subentrata in un secondo momento, ha invece patteggiato la condanna a un anno e mezzo e 3mila euro di multa.
Pena sospesa per entrambe.
La vittima di questa brutta storia, una giovane madre di lanciano impegnata nel sociale e in attività ricreative, stava vivend all’epoca un periodi di fragilità dopo la nascita del secondo figlio.
“Alla fine dell’udienza, ci ha detto, mi hanno guardata con sfida come se avessero ottenuto una vittoria. Io credo di poter andare a testa alta. Vorrei che nessuno fosse così ingenuo come me e se ci sono dei problemi economici non bisogna vergognarsi ma chiedere alle persone care un aiuto”.
La donna, difesa dall’avvocato Daniela Giancristofaro del foro di Lanciano ricorrerà in sede civile.