ORTONA – “Un atto totalmente arbitrario e irresponsabile del sindaco”. Definiscono in questo modo i tre consiglieri dissidenti, Italia Cocco, Simona Rabottini e Antonio Sorgetti, le dimissioni presentate dal sindaco, Leo Castiglione, nella mattina di sabato dopo la presentazione delle osservazioni a titolo personale dei tre consiglieri sull’impianto fotovoltaico offshore da realizzare lungo la costa nord.
I consiglieri in conferenza stampa spiegano: “Aspettavamo, un incontro in cui leggere, analizzare e condividere insieme, l’osservazione finale sull’impianto fotovoltaico offshore ma l’ incontro non è mai stato convocato. Ad oggi, né noi tre consiglieri né la città conosce il contenuto definitivo dell’osservazione trasmessa dall’ente alla Capitaneria di porto e non sappiamo se gli altri otto consiglieri di maggioranza ne siano stati informati.
Ma se loro sapevano e noi no o, addirittura, non sapevano nulla neanche loro, allora il problema politico di certo non lo abbiamo creato noi. Sarebbe stato opportuno che le osservazioni presentate dal Comune fossero state condivise anche con la minoranza perché un progetto del genere potrebbe segnare, nel bene o nel male, il futuro della nostra città”.
I tre consiglieri ribadiscono di essere a favore dell’idea progettuale del fotovoltaico offshore ma ritengono che l’impianto debba essere delocalizzato a largo per mitigare gli impatti sul territorio e tutelare il turismo e l’economia locale. I consiglieri hanno annunciato di voler a breve formare un nuovo gruppo consiliare rimanendo sempre all’interno della maggioranza e sottolineano di essere pronti ed aperti al confronto con la maggioranza e con il sindaco.
“Se il parere di tre consiglieri su un argomento di interesse collettivo- rimarcano Cocco, Rabottini e Sorgetti – è motivo di sfiducia nei confronti del Sindaco, allora vuol dire che c’è difficoltà ad accettare il principio della democrazia. Tre consiglieri comunali che esprimono un parere non in linea con gli altri otto non possono essere considerati un problema che impedisce all’amministrazione di governare”.
A stretto giro arriva la replica dei sette consiglieri di maggioranza: “Sono stati diversi i momenti in cui il sindaco ha condiviso con la maggioranza le criticità rilevate all’impianto: una prima riunione con l’ingegnere Tommaso Giambuzzi e un secondo incontro prima del consiglio comunale dell’11 febbraio con la bozza delle osservazioni in cui il sindaco e tutti noi consiglieri abbiamo condiviso la richiesta di Rabottini e Sorgetti di inserire con maggiore enfasi la criticità della vicinanza alla costa. Noi consiglieri avendo fiducia nell’onestà del sindaco non abbiamo ritenuto di dover vedere la stesura tecnica ultima del documento.
Ma se per Cocco, Rabottini e Sorgetti la parola data dal sindaco non era sufficiente bastava chiedere di visionare la stesura finale.
Non hanno chiesto perché alle loro osservazioni lavoravano già da diversi giorni avendo come unico interesse la visibilità personale. Inoltre si mostrano stupiti delle dimissioni del sindaco quando lui stesso le aveva anticipate ai tre consiglieri comunali per telefono, rimarcando la gravità politica di presentare osservazioni individuali”. Un confronto tutto interno che spetterà al sindaco dirimere entro i 20 giorni pena l’arrivo del commissario prefettizio.
Daniela Cesarii