L’incontro, convocato dalla Regione su istanza delle sigle sindacali, non ha avuto un esito favorevole ed è per questo che sindacati, Regione e amministrazione comunale compatte si preparano a difendere il contratto siglato a fine 2020 quando cioè la società ha rilevato il sito industriale di contrada Tamarete.
Un incontro da cui i sindacalisti, Carlo Petaccia, segretario regionale della Filctem Cgil con Ettore Di Natale (Femca Cisl) e Riccardo De Feo (Uiltec Uil) sono usciti amareggiati e senza alcuna certezza. «L’azienda – spiega Petaccia – non ha cambiato atteggiamento ripetendo di voler investire nel personale solo quando il mercato lo consentirà. Abbiamo richiesto quindi una soluzione che dia garanzie alternative agli ex dipendenti Yokohama, ma nulla. Se nell’accordo sottoscritto quindi erano garantiti 153 posti di lavoro adesso sono pressoché certi solo una cinquantina.
Una prospettiva davvero poco rosea se si pensa che a dicembre scadrà la Naspi, ovvero l’indennità mensile di disoccupazione, ad un gruppo di lavoratori che non avranno neanche più quel minimo su cui poter contare. L’azienda continua quindi a non voler rispettare gli accordi siglati, ma noi ci muoveremo, sfruttando ogni mezzo, per far recedere l’azienda dalle due posizioni».
Sulla stessa linea il primo cittadino : «Non siamo soddisfatti dell’esito dell’incontro- spiega il sindaco Leo Castiglione- i rappresentanti dell’azienda non hanno dato risposte chiare sul futuro dei lavoratori, sia di quelli attualmente a tempo determinato che dei 12 che sono ancora in attesa di essere chiamati, e soprattutto per il mancato rispetto dell’accordo firmato. Continueremo però insieme ai sindacati e alla Regione a far valere le ragioni dei lavoratori seguendo da vicino l‘evoluzione delle prospettive dichiarate dall’azienda sullo stabilimento».
Daniela Cesarii