Un DPCM specifico che conferisca ai due titolari degli uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere il mandato di adeguare i costi delle materie prime sia all’interno che all’esterno dei centri storici del territorio interessato dalla ricostruzione privata post sisma del 2009.
È l’indicazione unanime emersa nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ilcoordinatore della Struttura di Missione presso la presidenza del Consiglio dei ministri, Carlo Presenti, i responsabili degli Uffici speciali per la ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere, Salvo Provenzano e Raffaello Fico, il coordinatore del cratere, Gianni Anastasio, il vice coordinatore del cratere, Massimiliano Giorgi, e il presidente dell’associazione nazionale costruttori edili della provincia dell’Aquila, Gianni Frattale.
Nel corso della riunione è stata posta all’attenzione dei presenti la nota del capo Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri, Sergio Fiorentino, inoltrata alla Ragioneria generale dello Stato in materia di contenimento degli effetti dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dei materiali da costruzione per la ricostruzione privata nei territori colpiti dal sisma del 2009.
“In base alla normativa specifica vigente, l’adeguamento dei prezzi trova applicazione solo all’interno dei centri storici dei comuni del cratere provocando una chiara disparità di trattamento nei confronti dei soggetti titolari di diritto al contributo, ma ricadenti al di fuori dei centri storici e nei comuni fuori cratere. – ha affermato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi -Potremmo essere ad un passo dal risultato, alla luce delle controdeduzioni del capo dipartimento Fiorentino inoltrate alla Ragioneria dello Stato e sulla scia del lavoro svolto dalla Struttura di Missione con il supporto degli uffici speciali. Non c’è tempo, come da più parti ravvisato e come più volte reclamato presso le sedi governative centrali o negli incontri territoriali. Ho fiducia che la strategia comune condivisa rappresenti un valido e definitivo incentivo alla risoluzione della questione, anche con valore retroattivo“, ha concluso il sindaco.
Beatrice Tomassi