Robert Francis Prevost, il nuovo papa Leone XIV ha un triplice e particolare legame con l’Abruzzo ed in particolare con le città di L’Aquila, Giulianova e Furci.
Un omaggio al capoluogo di regione c’è stato quando il neo pontefice ha scelto di indossare, per la sua prima messa nella Cappella Sistina concelebrata con i cardinali, la veste liturgica con i simboli della Croce di Collemaggio, donata a Papa Francesco nel 2022 dal cardinale Giuseppe Petrocchi.

“Questo continuo legame tra la nostra città e il Santo Padre – ha affermato il sindaco de L’Aquila Pierluigi Biondi – e’ motivo di orgoglio e speranza per tutta la nostra comunità”
A legare Leone con Giulianova è invece il vestito indossato nella “stanza delle lacrime” prima di mostrarsi al mondo. Il paramento liturgico è stato infatti cucito dal sarto Ety Cicioni, originario della città adriatica che, ha avuto l’onore di confezionare una delle tre talari bianche che il Papa ha indossato.
La Santa Sede aveva commissionato a Cicioni la realizzazione della taglia media, quella mancante tra le tre talari. Cicioni, 54 anni, lavora nella Santa Sede dal 1997, e si occupa della realizzazione delle divise per le Guardie Svizzere.

Il sarto ha un laboratorio a Roma e un altro a Mosciano e si è detto onorato di aver realizzato l’abito del Santo Padre.
Il primo papa americano della storia è inoltre legato anche con Furci visto che nei mesi scorsi aveva incontrato una delegazione della comunità furcese nella chiesa di Santa Monica a Roma.
A guidare il gruppo c’era don Angelo Di Prinzio, parroco del paese, insieme ai confratelli della Confraternita del Beato Angelo, con il priore Silvio Bellano.
. Simone Cortese