Le rappresentanze sindacali Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Fials, Nursind e Nursing Up hanno denunciato gravi criticità all’interno della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, legate all’applicazione della recente legge regionale 9 del 4 aprile 2025, che prevede misure stringenti per il contenimento della spesa sanitaria. In particolare, l’articolo 4 del provvedimento, entrato in vigore lo scorso 5 aprile, ha portato al blocco delle assunzioni per il personale amministrativo, alla mancata proroga dei contratti di somministrazione e a una riduzione delle consulenze esterne.
Il 15 aprile le sigle sindacali hanno richiesto un incontro urgente con la direzione strategica della Asl per discutere degli effetti di queste misure. Ma, a oggi – 8 maggio – non è ancora arrivata alcuna risposta. Una situazione che desta forte preoccupazione, anche in vista della stagione estiva, quando le strutture sanitarie sono storicamente in difficoltà a causa della carenza di personale

“Ci si avvicina all’estate senza una programmazione adeguata”, denunciano i sindacati. “Si rischia di compromettere la qualità dell’assistenza, perché ogni figura professionale è indispensabile per garantire il funzionamento dei servizi”. Le difficoltà già si manifestano in diverse unità operative e servizi, con piani ferie messi in discussione e turni straordinari che diventano la norma: doppi turni, richiamate, accorpamenti e trasferimenti di personale da una sede all’altra per coprire le assenze.
A pesare anche le maternità e le altre cause di assenza, che richiederebbero un adeguato piano di sostituzioni. “Non si tratta solo di concedere le ferie – spiegano le organizzazioni sindacali – ma di tutelare condizioni di lavoro dignitose e sostenibili, per il benessere di operatori e pazienti”.