“Facendo seguito ai recenti comunicati stampa relativi alle prossime amministrative ad Ortona, essendo stato tirato in ballo il nome del sottoscritto, ritengo necessario e doveroso dichiarare quanto segue. Le posizioni espresse prima da FdI Ortona e poi dalla lista civica Città che Amo, sono giuste e veritiere, pertanto non si comprendono le fughe in avanti avanzate da altri interpreti della coalizione e, piuttosto, si palesa la necessità di riconvocare il tavolo locale dal quale debba arrivare la fumata bianca su chi sarà il prossimo candidato sindaco della coalizione di centrodestra ad Ortona”. Queste le dichiarazioni di Simone Ciccotelli.
“Da sempre è risaputa e conosciuta la mia militanza in Forza Italia, avendo ricoperto il ruolo di responsabile della segreteria politica prima di Mauro Febbo e poi di Daniele D’Amario, ed essendone stato anche il coordinatore cittadino prima che lo stesso D’Amario in qualità di coordinatore provinciale, di concerto con il deputato Nazario Pagano in qualità di coordinatore regionale, nominassero al mio posto Lucio Cieri, forse perché sono stato colpevole di non aver perorato la campagna elettorale dell’ex sindaco “civico” Leo Castiglione.
Peccato per loro che i fatti mi abbiano dato ragione. Da sempre ho cercato di far crescere Forza Italia e con essa l’intera coalizione di centrodestra anche nei momenti più bui e difficili, ritenendo giusto seminare sempre nello stesso orto e sempre con la stessa bandiera, senza mai cambiarla, anche quando farlo poteva sembrare la scelta più conveniente.
Chiamasi coerenza, appartenenza, militanza. Anche oggi – prosegue Simone Ciccotelli – mosso dalla stessa volontà, ritengo che l’unità del centrodestra possa essere raggiunta senza passare per fantasiosi appelli dopo che inspiegabilmente alcuni interpreti abbiano abbandonato un tavolo avviato da oltre 10 mesi cercando fortune e desiderata con altri modus operandi.
Il tavolo avviato da aprile 2024, dopo vari passaggi, proprio su proposta di Daniele D’Amario, dal 23 dicembre u.s. aveva deciso di ricercare una figura “nuova” che rappresentasse il rinnovamento, requisiti indicati da D’Amario, per aprire un nuovo capitolo della politica cittadina.
Alla riunione di lunedì 13 gennaio u.s. lo stesso D’Amario, in rappresentanza di Forza Italia, aveva indicato il nome del sottoscritto, FdI quello di Angelo Di Nardo e la Lega quello di Alessandro Ranalli.
Da qui non si capisce il motivo per cui il tavolo non sia stato più riconvocato per trovare una sintesi, facilmente riscontrabile vista anche la manifestata disponibilità di FdI e come mai dal giorno successivo sugli organi di stampa sia apparso il nome e la foto di Nicola Fratino.
Quest’ultimo di certo un padre nobile della politica locale e non solo, ma evidentemente non rispecchiante i requisiti richiesti da D’Amario
Come si sia arrivati a questo punto è ignoto tanto al sottoscritto, quanto ai rappresentanti di FdI che a quelli di Città che Amo. Molto probabilmente di tutto ciò è ignaro anche lo stesso Nicola Fratino.
Molto probabilmente ne è ignaro anche il presunto o reale coordinatore cittadino di Forza Italia, Lucio Cieri, nominato il 23 giugno 2023 dallo stesso D’Amario per definire le strategie per Ortona e mai esautorato da questo ruolo. Infatti, quest’ultimo si è semplicemente affiancato a Lucio Cieri per la gestione della crisi comunale dal 13 aprile 2024.
Di certo ne è ignara anche Federica Paolucci, eletta il 14 novembre 2023 Presidente del Consiglio Comunale su proposta di Gianluca Coletti, ovvero colui che oggi è guida e riferimento delle liste civiche di centrodestra, e poi dal 16 dicembre 2024 nominata anche componente del coordinamento provinciale di FI Chieti presieduto da Daniele D’Amario.
Di certo tutto questo sembra palesarsi come una gestione personalistica tanto della situazione quanto del partito che mal si concilia con le sbandierate e poliedriche parole buone e differenti per l’interlocutore del momento.
Peraltro, mi preme ricordare che Forza Italia ad Ortona, all’appuntamento delle scorse elezioni regionali, pur non avendo candidati ortonesi e senza candidare il vice sindaco della città, ha avuto un importante risultato elettorale, pari al 12%, rappresentando la terza forza più votata. Non si disperda quanto costruito”.
“Pertanto – conclude Simone Ciccotelli – anziché partorire documenti inverosimili e lanciare sorprendenti appelli, si riconvochi il tavolo locale per costruire una credibile coalizione di centrodestra, unita e coesa, che la città di Ortona attende da oltre 12 anni, ovvero 3 tornate elettorali, che rappresenti l’alternativa alle precedenti fallimentari giunte, ovvero quella di centrosinistra del dimissionario D’Ottavio e quella “civica” dello sfiduciato e commissariato Castiglione.
Ortona non merita che il suo destino sia deciso fuori dai propri confini dove non vengono fatte valere le esigenze territoriali e quelle dei propri cittadini, laddove, forse, sono stati già trovati accordi, o chissà cos’altro, che non rispecchiano il volere degli interpreti della coalizione o il risultato determinato dalle elezioni”.