All’interno degli eventi del mese della cultura 2024, “Lanciano Cultura 2024” racconta un modo per riconoscersi lancianesi ovunque nel mondo, per ritrovarsi con un fischio. Questo era stato, in anni non troppo lontani, “Lu ciuffele de ‘Nzine”, un richiamo che identificava i cittadini di Lanciano che a Milano come a Buenos Aires potevano sentire un po’ l’aria di casa se qualcuno rispondeva con lo stesso motivetto.
Una bella storia che parla di identità, di radici, che il giovane autore frentano Stefano D’Angelo ha voluto raccontare con un documentario che sarà riproposto domenica 5 maggio alle ore 21.00 al Teatro Fenaroli dopo il successo di pubblico avvenuto in occasione della proiezione all’interno della cornice delle Feste di Settembre 2023.
Nel video compaiono personaggi che hanno rappresentato la memoria storica della città, nomi e volti conosciutissimi, che con le loro testimonianze descrivono il senso di quell’abitudine e il valore di un’aria fischiettata che ha aiutato a ritrovarsi lancianesi sotto le bombe negli anni ’40 o emigrati in vari Paesi del mondo, vivendo emozioni difficili da raccontare.
“Lu ciuffele de ‘Nzine” riporta in primo piano il tema dell’identità di un popolo, sicuramente più forte in anni passati, che attraversa la storia del ‘900 portando nel cuore la propria città
La sceneggiatura è a cura di Giulio Ferrante e Francesco Mammarella, oltre che dello stesso D’Angelo.
A seguire sarà proiettato “Un passo indietro per andare avanti”, documentario nato da un’idea di Fabio Ciampini (nelle vesti anche di produttore) con Stefano D’Angelo che anche in questo progetto ne firma la regia.
Nel film si celebra la musica tradizionale abruzzese esplorando le differenze tra la musica tradizionale della campagna e quella delle comunità urbane durante la seconda guerra mondiale. L’importanza della musica emerge dalle interviste ai suonatori, che ci riportano indietro nel tempo, raccontando spaccati di vita vissuta e allietando con intermezzi di musica popolare cantata e suonata.
Biglietto unico con ingresso a 7€ presso il botteghino del Teatro Fenaroli.