Nuovo appuntamento della rubrica di Videocittà con gli abruzzesi celebri nel mondo: dopo avervi parlato di Corradino D’Ascanio, il visionario padre della Vespa, torniamo oggi in Frentania per poi ripartire, accompagnati dalle sinfonie musicali, fino al Nuovo Continente. Protagonista della rubrica di oggi è Armando Alberto Sciascia, violinista, arrangiatore, direttore d’orchestra e produttore musicale.
Armando Sciascia nasce a Lanciano il 16 giugno del 1920, da una famiglia di musicisti: inizia a studiare il violino in tenera età e, dopo gli anni dell’infanzia, si trasferisce nelle Marche e si diploma in Composizione e Violino presso il Conservatorio di Pesaro. Il suo “tour” attraverso l’Italia e il Mondo è solo all’inizio perchè Sciascia lascia Pesaro raggiunge il nord Italia.
Nel 1939 si trasferisce a Milano e durante i duri anni anni della Seconda Guerra Mondiale partecipa come volontario nel corpo dei Paracadutisti della Folgore. Concluso il conflitto si aggrega prima all’orchestra del Teatro Nuovo e poi alla Sinfonica della Rai, nella quale da primo violino ne diventa direttore. Successivamente decide di creare una realtà musicale nuova, tutta sua. Nasce così l’ “Armando Sciascia Ensemble” con cui inizia ad esibirsi in tutta Europa.
Contemporaneamente incide diversi album strumentali per le etichette Philips e per la Fonit Cetra, e compone alcune colonne sonore per film come “Tropico di notte”, “Mondi caldi di notte”, e ” Tre colpi di Winchester”. Alla fine degli a ni ’50 Armando Sciascia fonda la casa discografica “Vedette“, con la quale scoprirà e valorizzerà artisti del calibro dell’Equipe 84, Gian Pieretti e i Pooh, firmando anche alcune canzoni del repertorio di questi artisti, usando lo pseudonimo H. Tical per le musiche e Pantros per i testi.
Dalla fine degli anni ’60 in avanti si distingue anche per le sue capacità di talent scout, producendo e collaborando con alcuni fra i più importanti ed acclamati artisti italiani. Durante il doppiaggio di una pubblicità televisiva, conosce Antonio Virgilio Savona del Quartetto Cetra che gli propone di ampliare il campo d’azione della Vedette, creando una sezione popolare-politica.
Sciascia si convince e decide di creare due sottoetichette, l’Albatros, specializzata in musica folk, e I Dischi dello Zodiaco, assumendo come direttore artistico proprio Savona, che conferisce alla casa discografica le caratteristiche di una vera e propria collana popolare-politica destinata a pubblicare in seguito i dischi di gruppi e solisti appartenenti alla corrente della Nueva Canción Chilena come gli Inti-Illimani, oltre a vari altri artisti italiani e stranieri.
Nel 1975 il nome della casa discografica muta in Editoriale Sciascia, e nel decennio successivo nuovamente in I.M.I.A. Intorno alle metà degli anni Ottanta Sciascia decide di ritirarsi, lasciando l’azienda al figlio Sergio, che però preferisce concludere un accordo per la cessione dei cataloghi con la Errebiesse. Armando Sciascia si trasferisce poi negli Stati Uniti e nel 1988 fonda la Preludium Music Company. In Connecticut si dedica alla composizione di musical, musiche per opera, balletto e new age, approcciandosi anche alla nascente musica digitale. Si spegne il 23 giugno 2017 all’età di 97 anni.
Caratteristica peculiare del suo lavoro e della sua personalità è sempre stata la capacità di essere un precursore ed aperto a tutti i generi musicali, alla novità e alla sperimentazione. Pur essendo di formazione classica, la passione per tutti i generi lo ha portato a comporre e produrre brillantemente jazz, pop, beat, elettronica avvalendosi sempre dei migliori musicisti.
.Simone Cortese