Quella di domenica 4 febbraio sarà una data molto importante per la parrocchia di Sant’Antonio e per la comunità religiosa frentana. La città si appresta infatti ad ospitare per la prima volta, il cosidetto Bambinello dell’Ara Coeli, una statuina di Gesù vestita da re che si conserva in una cappella a lui dedicata tra le navate delle chiesa dell’Ara Coeli a Roma.
Il prezioso manufatto, tra le icone più celebri della devozione romana, arriverà a Sant’Antonio alle 10.30. Prima del suo arrivo sarà recitato il Rosario e dopo l’accoglienza verranno officiate due Sante Messe di cui, quella delle 11 sarà presieduta da Sua Ecc.za monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo della Diocesi di Lanciano – Ortona. Nel pomeriggio “Er Pupo de Roma” com’è affettuosamente chiamato nella capitale, arriverà nella sala Teatro della Casa Religiosa Antoniano, dove alle 15.40 ci sarà il concerto dei “Piccoli Musici” diretti dalla maestra Sara Galassi.
Dopo un momento di benedizione, alle 16.30 il Bambinello visiterà gli ammalati e gli anziani ospitati nella struttura.
Al termine delle visite la statua resterà in chiesa fino alle 18 per l’adorazione personale. Successivamente, alle 18.30 sarà celebrata un’altra Santa Messa ed alle 19.30 il programma si chiuderà con il concerto organizzato dalla sezione frentana del CAI.
Intorno all’effige di questo re-bambino sono nate nei secoli tante leggende e storie: la statuetta, alta 60 cm, sarebbe stato scolpita in un tronco di olivo proveniente dall’orto dei Getsemani alla fine del Quattrocento. Artefice sarebbe stato un frate di nome Michele che, sconsolato perché timoroso di non riuscire a terminare l’opera, si sarebbe addormento pregando. Al suo risveglio, il frate nota che il Bambino è stato dipinto con colori vivaci, la pelle rosata, le gote accese e le vesti rilucenti.
La crescente venerazione del popolo romano per il “Pupo” portò il capitolo di San Pietro a riconoscerne il culto. Il 13 gennaio 1895 ne fu decretata l’incoronazione, che venne celebrata il 2 maggio successivo dal cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, Segretario di Stato di Leone XIII e Arciprete di San Pietro. Durante il periodo natalizio, la statuta lascia la cappella per prendere posto nel presepe, tra le braccia della Madre.
La statua attuale è una copia di quella trafugata nel 1994 . Ciò che rende assolutamente speciale il Bambinello dell’Ara Coeli è la sua natura itinerante, visto che esso viene portato a chi ne fa richiesta, specie ai malati. Nel XIX secolo veniva portato in carrozza ed in seguito da automobili cardinalizie. Oggi seppur con i mezzi di trasporto moderni, il Bambinello prosegue il suo viaggio portando sollievo e benedizioni ai fedeli ed agli infermi.
.Simone Cortese