ORTONA- E’ attesa in porto per domenica mattina la nave Humanity 1 della ong tedesca Sos Humanity impegnata questa mattina, giovedì 18 gennaio, nel salvataggio di 126 migranti. I migranti sono stati trovati a bordo di una barca di legno a due piani sovraffollata e inidonea alla navigazione in acque internazionali. L’imbarcazione era alla deriva a 100 miglia dalle coste libiche, in zona sar maltese, partita da Sabratah.
A bordo anche nove donne e una trentina di minori, tra cui un neonato. Nessuno di loro indossava il giubbotto di salvataggio.
L’emergenza è stata segnalata dagli aerei Frontex Osprey1 e Watch The Med – Alarm Phone. I sopravvissuti stanno ora ricevendo il primo soccorso a bordo di Humanity: in molti soffrono di disidratazione, ipotermia e sono molto deboli.
Ortona si prepara ad accogliere i migranti con una procedura ormai ben collaudata, coordinata dalla Prefettura di Chieti, che prevede una prima accoglienza in porto, lungo la banchina nord, e poi il trasferimento in pullman nella struttura di contrada Tamarete per l’identificazione e i controlli di rito. Da lì, poi la partenza verso i centri di destinazione.
Un porto quello di Ortona considerato però troppo distante
«Assegnare Ortona – lamenta la ong tedesca- comporta una traversata di oltre mille e 200 chilometri e 3 giorni, con il maltempo in arrivo. La navigazione verso un porto lontano mette a dura prova i sopravvissuti». L’arrivo della prima ong del 2024 potrebbe essere infatti rallentato dalle cattive condizioni meteo previste nel weekend.
- Daniela Cesarii