Meloni colpita “in casa”: Salvini congela il candidato di FdI Marsilio
In Abruzzo il nuovo caso dopo quello scoppiato in Sardegna con la messa in discussione della ricandidatura del governatore uscente, Christian Solinas (Lega)
Salvini ha azzerato i precedenti accordi che nelle 5 regioni richiamate al voto nel 2024: Piemonte, Sardegna, Umbria, Abruzzo e Molise, volevano i governatori uscenti ricandidati in blocco.
Marsilio si dice tranquillo e ha già riempito città e contrade con i suoi manifesti elettorali. Nel 2019 fu la leader di Fratelli d’Italia a inviare Marsilio in Abruzzo per la sfida delle regionali. Una persona di fiducia molto vicino alla premier, strappato dallo scranno di Montecitorio e dal ruolo di tesoriere nazionale del partito, al quale fu chiesto di misurarsi con l’ex vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, candidato del centrosinistra sorretto da una coalizione civica.
Marsilio ripagò con un risultato elettorale strepitoso che consentì a Giorgia Meloni di mettere in bacheca un’altra medaglia: il primo presidente di Regione targato Fratelli d’Italia, al punto da convincere l’attuale presidente del Consiglio a scegliere proprio l’Abruzzo (il collegio dell’Aquila) per il suo ritorno in Parlamento. Non solo.
La regione Abruzzo modello al quale ispirarsi, diceva la Meloni.
Il centro sinistra, per una volta, è unito attorno al nome del rettore uscente dell’università di Teramo, Luciano D’Amico. Un’alleanza larghissima che va dal Pd ai 5 stelle, passando dalla Sinistra e i Verdi, fino ai partiti di Renzi e Calenda.