L’avvocato ed ex amministratore Marco Di Domenico richiede l’accesso agli atti. “Voglio conoscere i criteri della nomina.
Con quale criterio li Sindaco Filippo Paolini si appresta a scegliere il prossimo Presidente di Lancianofiera?
Se lo chiede l’avvocato Marco Di Domenico, ex Assessore della seconda Giunta Paolini e tra i 19 candidati alla manifestazione di interesse, pubblicata dall’Amministrazione comunale circa due anni fa per ricerca e selezione di un Presidente dell’Ente fieristico regionale, dopo l’effetto dello spoil-system e delle dimissioni del Presidente Franco Ferrante, in quota Pd.
Dopo le recenti dimissioni del Presidente Donato Di Campli, in corsa alle regionali, si pone di nuovo la questione della presidenza dell’ente. Di Domenico, politico attivo dal 1993, ex militante di Fratelli d’Italia e da tempo in rottura con la dirigenza locale del partito di Giorgia Meloni, annuncia l’accesso agli atti.
“II sindaco Paolini, scrive l’avvocato Di Domenico in una lunga e dettagliata nota stampa, spieghi alla cittadinanza quali sono i criteri di scelta per la nomina di Donato Di Fonzo a Lanciano Fiera, se essa avviene su base fiduciaria, dal punto di vista del curriculum personale e professionale
amministrativo o, sulla base di pressioni da parte di esponenti di Fratelli d’Italia e della sua rappresentanza consiliare.
“Perché, continua, ad assecondare le aspirazioni di un partito politico dando vita ad una serie di imbarazzi, non ultimo, scrive, quello che Donato Di Fonzo è legato sentimentalmente alla Presidente del Consiglio comunale Gemma Sciarretta e che si configurerebbe quindi un illegittimo conflitto di interessi?
La Presidente del Consiglio comunale Sciarretta, si chiede Di Domenico, componente del partito di Fratelli d’Italia, è anch’essa protagonista del pressing politico, così come tutti gli altri esponenti, a vario titolo, del Partito, dall’Assessore e candidato alle regionali Paolo Bomba, al segretario cittadino e vice segretario provinciale Gabriele Di Bucchianico, fino al neo consigliere Gianluca D’Intino, incoronato candidato al Consiglio Provinciale.
E’ a questo che si è ridotta la politica frentana? – incalza Di Domenico – ad una spartizione di favori e di poltrone? Devo ricordare che fu lo stesso Sindaco Paolini nel 2009 a revocare l’incarico all’allora Presidente della Fiera Donato Di Fonzo?
Adesso, invece Paolini sarebbe pronto a riaffidare l’Ente regionale nelle mani di chi nel 2009 non aveva ritenuto più adatto a rivestire quel delicato ruolo.
Da cittadino, da avvocato, da ex amministratore, da sempre appassionato di politica e della propria Città non posso sottacere tutto ciò ed esprimo li mio più profondo sdegno per lo spettacolo a cui si assiste, in un tira e molla di ricatti, di nomine e di incarichi che sta sfibrando i cittadini.
E’ mio dovere andare a fondo della questione con ogni mezzo, amministrativo e legale, auspicando che si torni a fare politica amministrativa seria, coerente, e cristallina nell’interesse della città e della collettività Ed è un richiamo all’etica politica ed a questa ‘specie’ di destra alla bisogna, mistica, faccendiera ed allo sbando.
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