SAN GIOVANNI TEATINO- I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Chieti hanno apposto i sigilli ad un’autofficina che non aveva le autorizzazioni per l’attività di autoriparazione. I militari hanno sequestrato tutta l’attrezzatura utilizzata per svolgere l’attività abusiva e i rifiuti speciali, pericolosi e non, che erano stati prodotti e che non erano stati correttamente smaltiti.
Il proprietario, denunciato per la gestione illecita dei rifiuti, dovrà rispondere anche in via amministrativa, in base alla legge 122/1992, che prevede il pagamento dell’importo di 5.164 euro per chi esercita attività di autoriparazione in assenza di autorizzazione.
In concorso con il meccanico abusivo, in relazione alla realizzazione della struttura dove era esercitata l’attività, sono stati deferiti all’Autorità giudiziaria altre 3 persone per reati di natura edilizia.
“Il ricorso ad attività abusive altera il mercato e la concorrenza, consentendo apparenti risparmi immediati al relativo fruitore- si legge in una nota a firma del tenente colonnello Tiziana Altea – sottovalutando il costo del non corretto smaltimento dei rifiuti e il mancato introito della tassazione da parte dello Stato con risvolti sull’intera collettività”.