Nuova vita per la Torre dell’Acqua di Fossacesia: la struttura che sorge sulla via Frentana che collega Fossacesia a Lanciano sarà ristrutturata e, secondo il progetto di recupero, diverrà una sorta di spazio aperto da dedicare alle arti, all’aggregazione ed alla socialità. Il progetto realizzato per conto del comune adriatico, porta la firma di uno studio di architettura di Lanciano, diretto da Nicola Di Biase.
Esso prevede la trasformazione urbana di un’area in disuso proponendo un modello creativo di recupero di un edificio che è all’ingresso della città, ed offrendo alla struttura un nuovo ciclo di vita A parlarne è stato anche il magazine di settore “Architetti Italiani” che lo ha definito come una nuova “intelligenza urbana“, che non solo vede l’uso di materiale ecologico ma è rivolto alla società e alle funzioni cittadine, con spazio pubblico. «Con esso – si legge ancora sulla rivista -, vengono ricuciti nuovi rapporti creativi con l’ambiente e il paesaggio, alimentando culture insediative urbane in grado di attivare nuovi metabolismi reagenti agli scenari in declino».
“Il progetto di recupero della Torre dell’acqua a Fossacesia -ha sottolineato il sindaco di Fossacesia Enrico Di Giuseppantonio – è stato premiato nel maggio scorso tra le migliori pratiche di rigenerazione urbana del 2022 in Italia e per questa affermazione è stato pubblicato sulla rivista specializzata “Architetti Italiani“.
È un altro riconoscimento che va ad aggiungersi al prestigioso premio “100 Mete d’Italia“, indetto dal Gruppo Dell’Anna con il patrocinio del Senato della Repubblica, Anci, il ministero dei Beni culturali, il ministero delle Risorse Agricole e Forestali, il ministero dello Sviluppo economico, il ministero dell’Ambiente, il ministero delle Politiche Sociali e altri enti come Federturismo, che nel 2018 ha visto Fossacesia aggiudicarsi il primo posto per la sezione Orchidea, per l’attenzione mostrata verso il decoro urbano, il recupero degli spazi verdi, i riusi di spazi dismessi, la rigenerazione dei centri storici e delle periferie».
. Simone Cortese