ORTONA-Anno Domini 1566. Si chiama così la neonata associazione culturale che curerà i solenni festeggiamenti dell’anniversario del ritorno da Venezia a Ortona della reliquia della Sacra Ampolla avvenuto nel 1934.
Le celebrazioni saranno organizzate in collaborazione con la Basilica Concattedrale di San Tommaso Apostolo. L’associazione, inoltre, si occuperà dell’organizzazione di manifestazioni culturali, ricreative, mostre e spettacoli, di diffondere la conoscenza dei beni storici della città ma in modo particolare della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria e dell’Oratorio del Crocifisso Miracoloso.
Il miracolo è legato all’assalto dei Turchi del 1566, quando gran parte dei luoghi di culto abruzzesi furono incendiati e depredati. La piccola chiesa fu risparmiata dalla orda saracena grazie ad un avvenimento prodigioso, che riguardó l’affresco di Gesù Crocifisso, presente nell’Oratorio.
Le suore, infatti, erano in preghiera il 13 giugno 1566 e dal costato di Gesù sgorgò del sangue, che fu
raccolto in due ampolle. Queste vennero trafugate da un padre confessore che le portò a Venezia.
Finalmente 364 anni dopo l’evento prodigioso, il 29 giugno 1934, su interesse della chiesa locale e
delle autorità politiche una delle due ampolle fu riportata ad Ortona ed è custodita ancora oggi nell’Oratorio, all’interno di un tabernacolo in marmo.
L’associazione sarà custode di questo evento da tramandare alle future generazioni, per far rimanere
viva la memoria e il culto della reliquia, dopo che per tanti anni ne eravamo rimasti privi.