L’alternativa di centrosinistra a Marco Marsilio alla Presidenza della Regione, Luciano D’Amico (Abruzzo Insieme), ha fatto tappa ieri a L’Aquila. Nel corso di un incontro organizzato dal Partito Democratico nella Sala ipogea del Consiglio regionale ha incontrato amministratrici, amministratori, circoli, iscritte e iscritti.
D’Amico, sostenuto da Pd, Italia Viva e M5S, e forse in un futuro prossimo anche da Azione, ha illustrato le sue prospettive future, contenute nel programma denominato Patto per l’Abruzzo
“Per la ripartenza saranno importanti la capacità di innovare e programmare. L’Abruzzo ha un potenziale enorme che deve in gran parte ancora essere messo a frutto, ed è importante che accada secondo un approccio improntato alla coesione e alla partecipazione: agli abruzzesi vanno offerti lavoro di qualità e servizi adeguati, vanno resi protagonisti e attori dei grandi cambiamenti che ci attendono, che vanno governati. Le forze politiche e civiche che ci sostengono, a cominciare dal Partito Democratico che ha svolto un ruolo decisivo nella costruzione dell’alleanza, hanno la giusta visione per sposare questo tipo di approccio. Sarà una delle basi del Patto per l’Abruzzo: il programma poi andrà elaborato in modo collettivo, ascoltando le cittadine e i cittadini”.
D’Amico si è poi soffermato sull’importanza di cogliere le opportunità senza indugio. “Ho già avuto modo di sottolineare che è questa la fase in cui vanno impostate le azioni necessarie perché per l’Abruzzo ci sia una nuova stagione di sviluppo; – ha affermato – il rischio, al contrario, è di cadere in una spirale che ci costringerebbe nei prossimi anni a inseguire attraverso interventi tampone”.
Daniele Marinelli, segretario del Pd Abruzzo, ha espresso soddisfazione per l’unione portata avanti dalle forze di centrosinistra, commentando: “Dobbiamo essere capaci di raccontare la nostra idea di Abruzzo: la destra dovrà rendere conto di quanto non ha fatto e di quanto spesso ha fatto male. La nostra regione negli ultimi cinque anni è stata mortificata come non mai, ridotta a una periferia territoriale di Fratelli d’Italia. Il Presidente ha interpretato il suo ruolo esclusivamente come puntello politico alla sua leader, badando più ad aprire circoli e attirare portatori di voti piuttosto che a governare la Regione”.
- Beatrice Tomassi