CHIETI- Piazza san Giustino torna alla città con una nuova veste. Un’inaugurazione ricca di eventi, con inizio alle ore 19 di domani, che sarà una vera festa. Tutti i dettagli sono stati resi noti questa mattina al Museo Costantino Barbella in una conferenza stampa congiunta Comune Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio Chieti-Pescara.
“La chiusura dei lavori di recupero e riqualificazione della piazza San Giustino costituisce per la collettività teatina e non solo un’occasione straordinaria per riappropriarsi di uno dei luoghi più antichi e identitari della città. – Spiega la soprintendente Cristina Collettini.
Il giusto equilibrio che è sempre necessario raggiungere per interventi di questo tipo, tra istanze conservative e di valorizzazione, è stato a mio avviso pienamente raggiunto con un intervento che ha approfondito gli aspetti archeologici per ricostruire la storia della città e ha al contempo restituito un’area fulcro la cui valenza è amplificata dalle straordinarie quinte architettoniche che la perimetrano, come palazzo Mezzanotte, il Tribunale, il fronte laterale di San Giustino, oggetto di un vero e proprio progetto di ricostruzione in stile medievale da parte dell’architetto Guido Cirilli negli anni Trenta del Novecento, il palazzo Valignani, sede storica del comune di Chieti e il Palazzo Sirolli”.
“Abbiamo lavorato insieme per veder rinascere piazza San Giustino con una finalità del tutto nuova e moderna – aggiunge dal canto suo l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Rispoli – e sarà un luogo di elevata qualità e fruibilità.
I materiali, le architetture, gli arredi che arriveranno a breve sono in linea con l’esigenza di esaltare la storicità della piazza, di tutto quello che abbiamo trovato realizzandola e che sarà in mostra negli spazi ubicati sotto il Palazzo comunale, dove nascerà uno spazio espositivo dei reperti emersi dagli scavi e virtuale per ciò che non si è potuto far emergere.
Abbiamo fatto di tutto per sfruttare al massimo le risorse a disposizione, tant’è che abbiamo chiesto e ottenuto dalla Presidenza del consiglio la possibilità di utilizzare anche il ribasso dell’appalto, che abbiamo devoluto proprio al proseguimento dell’attività di indagine degli archeologi che hanno lavorato per noi.
Ricco il programma della festa di “San Giustino rinasce”
Dal vice sindaco con delega alla cultura Paolo De Cesare i ringraziamenti “a tutti coloro che sono stati parte e interpreti di questo lavoro. È stato fatto il massimo, oggi credo ci sia una grande soddisfazione perché valorizzeremo anche tutto ciò che è stato rinvenuto nel sottosuolo.
Tanto importante da diventare immagine della città.
Perché ciò è successo per la testina di Venere emersa dalla piazza e che domani sarà esposta, reperti a cui dedicheremo un punto espositivo pronto per essere fruito dalla cittadinanza e dai turisti.
Domani avremo una serie di intrattenimenti ed esibizioni, voglio a tal proposito ringraziare il maestro Loris Medoro che con il coro Puccini darà voce alla serata, come lo sarà il Maestro Mazzoccante che con l’esibizione dei Virtuosi di Kiev imperniata sulla pace sarà lamusica e anche Pamela D’Amico la nostra concittadina che conduce una trasmissione in Rai ed ha una splendida voce e le ginnaste dell’Armonia d’Abruzzo”.
Con i lavori dall’importo di 984.306 euro si conclude una sfida bella, ma complessa
Con la chiusura dei lavori per il sindaco si volta pagina: “Quando ci siamo insediati il cantiere era appena partito ed ero anche ignaro delle tante incognite che i lavori avrebbero incontrato lungo il cammino.
Il progetto arriva da lontano, già prima della precedente amministrazione, la giunta Ricci aveva indetto un concorso internazionale per restituire modernità alla piazza, ma la rinascita non è mai andata avanti, si è fermata quella avviata ed è rimasta a lungo ferma anche quella partita un mese prima del nostro insediamento.
Ma oggi possiamo dire che è una sfida vinta
E possiamo aggiungere che ci premeva molto, perché questa riconsegna segna l’avvio di una rigenerazione urbana del nostro centro storico e di tutto il territorio della città.
Salvare Chieti e riattivare le sue funzioni culturali, sociali, storiche, strategiche restituendo vita a piazza San Giustino e rendendola sostenibile. Sarà una piazza dove aggregarsi, dove torneranno le persone e non le auto, perché la sosta in città avrà altri luoghi che stiamo approntando per dare risposta anche al problema dei parcheggi, ma voglio ricordare, qui, un fatto di 30 anni fa, quando in piazza perse prematuramente la vita un ragazzo 16enne, Fabio Bianchi, venuto qui a studiare da Fara Filiorum Petri.
Quel fatto segnò fortemente la città e la funzione della piazza, perché il sedicenne morì fra due autobus, voglio ricordarlo, perché oggi qui si realizza una funzione diversa che restituisce a questo luogo il giusto valore.
Sono infine lieto che la festa si apra con i Virtuosi di Kiev, l’orchestra d’archi ucraina che abbiamo strappato al fronte oltre un anno fa e adottato dando loro la possibilità di continuare a suonare bellezza nella casa italiana del nostro Teatro Marrucino.
Che la loro musica sia viatico di pace e di lunga vita per la nostra piazza”.
- Daniela Cesarii