L’Aquila- Un amore, fatto di passione, coraggio e reciproco rispetto. La relazione tra la scrittrice Natalia Ginzburg e suo marito Leone, un letterato di origine russa impegnato nell’antifascismo, e le costrizioni contro gli ebrei in Italia saranno al centro del convegno “L’internamento nell’Italia fascista: Leone e Natalia Ginzburg a Pizzoli, 1940-1943“.
Il convegno, organizzato dall’Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea, un organismo indipendente istituito dalla Regione, e dal Comune di Pizzoli, è patrocinato dalla Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo, dalla Giunta regionale e ha il supporto dell’Istituto Nazionale Ferruccio Parri di Milano, il Centro Studi Sallustiani, la Biblioteca Ginzburg e l’Associazione Il Sentiero della Libertà.
Nelle due giornate di incontri si ripercorrerà il periodo di confino della scrittrice Natalia Ginzburg, il marito Leone e i loro due figli che trascorsero dal 1940 al 1943 a Pizzoli a causa delle leggi razziali fasciste che discriminavano gli ebrei.
Importante la testimonianza dei figli attraverso la quale si approfondirà il sistema di segregazione fascista messo in atto dal 1938 nel nostro paese. Il convegno si aprirà a L’Aquila venerdì 29 settembre, dalle 10.00, nella sala Piervincenzo Gioia del Palazzo Silone, sede della Giunta Regionale d’Abruzzo. Dopo i saluti istituzionali, ci sarà l’introduzione di Carlo Fonzi, Presidente IASRIC, e la testimonianza di Carlo Ginzburg. Nel pomeriggio, nella stessa sala alle 15.00, si affronterà il tema del confino a cui gli ebrei erano sottoposti.
Il giorno successivo, sabato 30 settembre, dalle 9.30 alle 13, nel Palazzo Crostarosa di Pizzoli ci sarà la seconda giornata d’incontri che verrà introdotta dal sindaco di Pizzoli, Giovannino Anastasio, e a seguire vedrà la testimonianza di Alessandra Ginzburg.
Le tavole rotonde sono valide ai fini della formazione e dell’aggiornamento dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado e iscrivendosi tramite la piattaforma Sofia o inviando email all’indirizzo [email protected] si potrà ricevere l’attestato di frequenza.