Il maestoso Palazzo Ardinghelli a L’Aquila ha accolto le prime attività della terza edizione di Performative, Festival internazionale di arte, danza, musica e teatro, organizzato dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti del capoluogo abruzzese, con il sostegno di Cassa Depositi e Prestiti (CDP), del Comune dell’Aquila, che patrocina la manifestazione, e, per la prima volta, con l’Alto Patrocinio della Regione Abruzzo.
Tre giorni, dal 14 al 16 settembre all’insegna dell’arte, dell’aggregazione, della sperimentazione
Dopo il momento inaugurale, il Festival è entrato subito nel vivo con l’intensa performance Self-reversing di Olga Kozmanidze individuata come vincitrice del Premio Performative, presentata dalla curatrice Sibilla Panerai. Un esperimento sonoro di canto “all’indietro” che recupera e potenzia la vocalità del femminile selvaggio e rievoca i fantasmi dell’isteria ottocentesca attraverso uno dei canti contenuti in Canti e racconti dei contadini d’Abruzzo (Ed. Squilibri, 2015) dell’antropologa Omerita Ranalli: Ripasse e ripasse è, infatti, una funebre dedica a una giovane defunta, simbolo per l’artista della voce soffocata del femminile sacro.
La prima giornata di Performative è poi continuata con il sold out dei MOTUS con Of the nightingale I envy the fate (Dell’usignolo invidio la sorte) performance ispirata dalla profetessa Cassandra, e si è chiusa con la nuova produzione di OHT, Frankenstein / reading session di Filippo Andreatta e Silvia Costa.
Ospite illustre il Presidente della Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli, che ha commentato: “Con Performative03 il MAXXI L’Aquila consolida la sua volontà di connessione con il territorio, di radicarsi in una comunità, di rendere universale il linguaggio dell’arte. C’è qui un tessuto culturale che non ha mai smesso di palpitare e che ha trovato nel museo un centro pulsante”.
Per tutta la durata del Festival, nelle Sale del piano nobile di Palazzo Ardinghelli sarà visitabile la mostra Marisa Merz Shilpa Gupta visibileinvisibile dedicata a due grandi protagoniste del contemporaneo e curata da Bartolomeo Pietromarchi e Fanny Borel. La Project room ospita, invece, le opere di Haim Steinbach, Alberto Burri e Michele Cammarano.
Per info: https://maxxilaquila.art/
- Beatrice Tomassi