Tante le criticità emerse in quella che dovrebbe essere la nuova sede. Un servizio così delicato ed essenziale ha bisogno di luoghi idonei all’utenza e alla città
Il Direttore Generale della ASL 02 Thomas Schael ha disposto nel giugno scorso il trasferimento del Ser.D. di Lanciano entro la seconda metà di agosto dall’Ospedale Renzetti alla sede di Via del Mare.
Lavori sorprendentemente celeri, secondo alcuni, negli ultimi mesi, dopo anni di indifferenza e inerzia. Il Servizio è stato ubicato per anni in via emergenziale nella palazzina 9 dell’Ospedale Renzetti. Sulla scorta di tali vicissitudini desta non poche perplessità, in riferimento a quanto previsto dalla L. R. 31 luglio 2007 N. 32 e successive modifiche ed integrazioni, la decisione di trasferire entro tempi brevissimi il Servizio nella vecchia sede.
Infatti, secondo i criteri dettati dal Manuale di Autorizzazione allegato alla predetta L. R., l’edificio di via del Mare risulta non possedere, al di là di ogni ragionevole dubbio e di qualsiasi interpretazione estensiva, i requisiti minimi strutturali richiesti per l’autorizzazione.
Numerose le criticità che vanno da una assenza di un locale per accoglienza utenti e informazioni congruo al numero di pazienti che afferiscono al Servizio; inadeguatezza della sala di attesa sotto tutti gli aspetti, non ultimo quello del diritto del paziente alla massima riservatezza , numero insufficiente di ambulatori per colloqui psicologici (due psicologi e un solo ambulatorio) e di assistenza sociale (tre assistenti sociali e un solo ambulatorio) e di ambulatori medici per visite specialistiche e valutazioni diagnostico-prognostico-cliniche attinenti alle patologie trattate (tre dirigenti medici e anche in questo caso un unico ambulatorio); grave carenza di servizi igienici per operatori e utenti, mancanza di un locale per attività di gruppo, oltre all’assenza di uno spogliatoio con armadietti, di un locale adibito a magazzino e di uno spazio archivio con garanzie strutturali per assicurare il rispetto delle legge sulla privacy.
Per alcuni degli operatori del Ser.D. la sede di via del Mare è palesemente inadeguata rispetto alle caratteristiche organizzative e funzionali di un Servizio per le Dipendenze e alle conseguenti prestazioni terapeutiche e socio-riabilitative che è tenuto a garantire ai sensi della normativa vigente.
I dubbi sorgono dalla conclusione che Il Ser.D. di Lanciano non sarebbe, senza questi fondamentali requisiti, più in grado di assicurare ai pazienti in carico interventi terapeutici e socio-riabilitativi sufficientemente appropriati, con prevedibili ripercussioni negative sulla comunità locale, venendo meno le condizioni necessarie per porre in essere efficaci strategie di riduzione del danno.
I diritti dei lavoratori (operatori) sarebbero palesemente violati.
Non sarebbe inoltre nemmeno percorribile la via dell’autorizzazione predefinitiva, essendo impossibile con successivi interventi colmare le carenze strutturali della sede, considerata la superficie complessiva utilizzabile per l’assistenza (mq 210,80) a fronte di 15 operatori e di oltre 300 utenti in carico. Dotazione organica e utenza in carico peraltro non comparabili con quelle del 2018, il che rende improponibile il ripristino dello status quo ante.
La richiesta è quella che la Direzione generale fermi il programmato trasloco e risolva in via definitiva l’annosa questione della sede del Ser.D. di Lanciano.