ORTONA – Vertenza Alfagomma: la proprietà non si presenta all’incontro richiesto dalle sigle sindacali che chiedono da mesi e mesi chiarezza sul futuro lavorativo dei dipendenti ex Yokohama.
La Regione, ora, con l’assessore Pietro Quaresimale cercherà ora il confronto diretto con la proprietà in un tavolo senza le sigle sindacali per poi riferire alla parti sociali. Un tavolo aperto per la volontà dei sindacalisti Riccardo De Feo (Uiltec-Uil Abruzzo), Carlo Petaccia (Filctem-Cgil Abruzzo Molise) ed Ettore Di Natale (Femca Cisl) di monitorare l’andamento occupazionale dello stabilimento ex Yokohama acquisito ormai oltre due anni fa dalla società Alfagomma.
Nonostante gli svariati incontri tenutisi, la situazione resta incerta e il futuro dei 64 dipendenti è davvero poco chiaro, tra l’altro di questi 13 lavoratori non sono stati assunti e non possono neanche più godere degli ammortizzatori sociali. Incerto anche il futuro dei 13 che continuano a viaggiare andando a lavorare nello stabilimento di Teramo.
Dei 39 che lavorano stabilmente in azienda, inoltre, alcuni sono ancora in cassa integrazione. «Il quadro è del tutto incerto- commenta il sindacalista Petaccia- C’è incertezza sia riguardo la situazione attuale sia per quanto riguarda il futuro. Se infatti, il mercato dovesse subire uno slancio e ripartire noi non sappiamo chi avrà il lavoro e chi no, Sono domande che necessitano una risposta e che invece nonostante siano state poste tante volte rimangono inevase. Siamo peraltro offesi dal fatto che la proprietà eviti il confronto non presentandosi e dovrebbero indignarsi anche Comune e Regione che hanno offerto all’impresa un’ottima occasione di lavoro sul territorio».
Il sindaco Leo Castiglione e l’assessore alle attività produttive Paolo Cieri hanno preso parte anche loro al tavolo.
Castiglione, in particolare, nel suo intervento ha sottolineato: «Sono due anni che parliamo e ci confrontiamo su questo problema, sempre però con l’assenza della proprietà e questo non ci consente di avere delle risposte definitive e concrete. I delegati riferiscono di investimenti sullo stabilimento, alcuni dovuti per il rispetto della normativa sulla sicurezza altri per una visione strategica, ma quello che chiediamo è se a questi investimenti corrisponderà a breve l’assunzione di questi lavoratori.
Abbiamo il dovere morale di dare una risposta definitiva dopo due anni». Come si ricorderà la società si occupa di tubi sottomarini e galleggianti a marchio Isola e sulla scorta di questa produzione ha effettuato i suoi investimenti occupazionali assumendo la metà del personale impiegato quando si lavorava per la Yokohama. L’intenzione però è sempre stata quella di occupare nuove fette di mercato nel campo degli articoli navali e della mobilità elettrica.
Al momento però tutto sembra essere fermo.
- Daniela Cesarii