Al netto delle controverse e recenti vicende sportive, la città di Lanciano vanta un glorioso vissuto calcistico che ha accompagnato generazioni di frentani nel segno dei colori locali, a corredo di una passione sentita e coltivata nel tempo.
Giovani e meno giovani hanno potuto ammirare le gesta della Virtus Lanciano nel campionato di Serie B, nello Stadio di casa, a pochi passi dalla vetta, prima del tracollo nella stagione 2015/2016.
Se la memoria è parte integrante della storia, resta imprescindibile il ricordo di chi ha dato significato all’impianto sportivo, raggiungendo proprio quell’Olimpo che in tanti sognavano dalle tribune. Tradizione da tramandare ai posteri, monito per i ragazzi impegnati nei vari campi di allenamento, ma anche nelle varie discipline: questo è il patrimonio di Guido Biondi, nato a Lanciano il 18 luglio 1952.
Patrocinato dal Comune di Lanciano, insieme a Remo Rapino e Orlando Volpe, Luciano Biondi ha presentato il libro “Guido Biondi – l’unico lancianese in Serie A” presso la Sala di Conversazione in Piazza Plebiscito. L’occasione per riportare all’attenzione del pubblico il valore di un autentico signore, amato dalla gente e protagonista in Serie A, quando il calcio si nutriva di romanticismo e duro lavoro. Dall’esordio in massima divisione con il Catania, il 14 febbraio del 1971, all’esperienza perugina sotto la guida di mister Ilario Castagner, l’ex centrocampista colleziona 29 presenze e un gol, mentre saranno 247 i gettoni e 24 le reti in Serie B. L’eredità vacante di Guido Biondi, scomparso nel febbraio del 1999, ora dimora nelle pagine stampate, nei racconti del cugino Luciano che restituisce un pezzo di storia alla comunità.
“Scrivere di Guido vuol dire ridare colori a stagioni lontane, a giorni andati, forse mal spesi, comunque vissuti, vuol dire anche parlare di felicità, perché a volte siamo stati anche felici ” recita la prefazione a cura del professor Rapino. In attesa di novità per quanto riguarda il futuro calcistico del Lanciano, la città si stringe attorno ad un simbolo importante: Guido Biondi, l’unico lancianese in Serie A, il Rivera del Sud.
Dennis Spinelli