L’Aquila città dei giovani nel campo del lavoro, dello sport, della formazione e del volontariato. È la visione del capoluogo che ha ribadito il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ieri è stato in visita a L’Aquila per effettuare un sopralluogo in alcuni degli appartamenti del Progetto C.a.s.e di Paganica, ristrutturati e destinati ad accogliere i giovani volontari che animeranno il Centro di formazione Scu (Servizio civile universale).
Il ministro è stato accompagnato dal sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, dal deputato Fabio Roscani e dal senatore Etelwardo Sigismondi, dal Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, Michele Scicioli, e da una delegazione di dirigenti del dipartimento, dal titolare dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila (Usra), Salvatore Provenzano, agli assessori al Patrimonio e Politiche giovanili, rispettivamente Vito Colonna ed Ersilia Lancia.
La dotazione complessiva per il Centro di formazione è di 60 milioni di euro, a valere sulle risorse del Piano complementare per le aree colpite dal sisma 2009 e 2016/2017, e a regime potrà accogliere fino a 2500 volontari provenienti da tutta Italia che verranno ospitati negli appartamenti realizzati a seguito del sisma del 6 aprile 2009 e dislocati sull’intero territorio cittadino. Entro la fine di aprile i primi cento alloggi saranno disponibili.
“Il dato più importante del quale si prende atto a L’Aquila è quanto sia stato fatto per la ricostruzione e urbana – ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – che da luogo di tragedia e dolore, è già fonte di sviluppo e speranza. Viviamo momenti drammatici in Turchia e in Siria, credo che questa esperienza possa generare proprio fiducia e speranza anche per quei popoli che oggi fanno i conti con la stessa distruzione, al di là delle intensità, che ha vissuto questa terra e questa comunità. Al di là poi delle logiche della politica, delle maggioranze e delle opposizioni, si avverte il senso della solidarietà comune e, quando c’è questo tipo di stato d’animo, ci si predispone al superamento di qualsiasi difficoltà“.
È con queste parole che il ministro ribadisce come L’Aquila sia un modello per l’intera Nazione.
“In questo territorio le persone, ognuna nel proprio ruolo, – ha continuato Abodi – hanno dimostrato di saper far prevalere la positività e la capacità ricostruttiva, il mantenimento del senso di comunità, il ripristino di opportunità che consentono di rimanere, senza dover subire anche il disagio, il dispiacere dell’abbandono della terra. Con lo stesso spirito stiamo sviluppando insieme alle istituzioni del territorio, comune de L’Aquila in testa, il progetto per la costruzione del “Villaggio della gioventù”, che penso possa diventare un punto di riferimento per un modello che colleghi strettamente l’educazione, l’istruzione, la formazione e il lavoro, la prospettiva del futuro che passa inevitabilmente per delle offerte che le istituzioni devono mettere a disposizione dei giovani. Questo può certamente essere un’esperienza simbolo e non è detto che non possa essere un’esperienza replicabile”.
Ma c’è di più.
Il sindaco, infatti, ha annunciato la creazione all’Aquila del sesto hub nell’ambito del progetto “Rete”, dedicato a supportare i giovani nel passaggio dal mondo della formazione e dell’istruzione a quello del lavoro, con iniziative finalizzate al rafforzamento della vocazione imprenditoriale e delle competenze dei ragazzi, agendo sulla formazione e lavorando con aziende, realtà private e pubbliche, enti di formazione. Le sedi degli altri hub sono Novara, Verona, Brindisi, Salerno, Nuoro e un’altra verrà individuata in Sicilia.
Beatrice Tomassi