Sono le parole di Coco Chanel da cui prende spunto la prima edizione di “Paper Dress”, in programma domenica 18 settembre alle ore 16.30 in piazza del Popolo a Fontecchio, nel Parco regionale Sirente Velino, in provincia dell’Aquila.
Una sfilata, una parodia divertita dello scintillante mondo della moda, irriverente e surreale, basata sull’abito di carta abbinata ad altri materiali di riciclo quali cartone, plastica e stoffa, realizzata dagli abitanti, vecchi e nuovi, artisti e non. Le creazioni sfileranno indossate dagli stessi ideatori o anche da modelli e modelle che si metteranno anche loro in gioco.
Promotrice dell’iniziativa è La Libera Pupazzeria, degli artisti Silvia Di Gregorio e Massimo Piunti, che a Fontecchio hanno insediato l’opificio in cui realizzano e mettono in mostra le loro pupe pirotecniche, scintillanti regine delle feste popolari abruzzesi, ed anche, nel laboratorio polivalente e condiviso Le Officine, uno spazio dedicato alla pittura, assieme a parte dei numerosi artisti e creativi che negli ultimi due anni hanno deciso di andare a vivere in pianta stabile nel piccolo centro dell’Aquilano, provenienti da più parti del mondo.
Nel ruolo di conduttori e commentatori della sfilata, Patryk Kalinski, operatore culturale, venuto a vivere a Fontecchio da circa un anno, e il giornalista Filippo Tronca.
L’evento sarà concomitante con la giornata a Fontecchio della seconda edizione del Festival Internazionale Performative organizzato dal MAXXI L’Aquila in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Sempre domenica dalle ore 9.30 alle ore 16.30 nelle strade principali del borgo in programma la performance itinerante “Il potere della polvere” ideata dall’artista multidisciplinare tedesca Martina Riescher, anche lei residente a Fontecchio che nel prossimo anno verrà riproposta in altre città europee ed extraeuropee
“Lo spirito giocoso di Paper Dress – spiegano gli organizzatori – non va confuso con il disimpegno e la frivolezza, che pur deve trovare spazio in piccole dosi, ma vuole ricordare a tutti noi l’importanza del mettersi in gioco con le proprie mani, con le proprie idee, che se pur semplici, testimoniano l’importanza del fare qualcosa tutti assieme, del preparare la festa e il vestito degno di una festa, con una riappropriazione dei saperi artigianali che ultimamente sembrano trovare sempre meno spazio, a vantaggio di una tecnologia che con i suoi bit riempie l’etere, ma non il nostro cuore, che invece si lascia ancora emozionare dal gioco innocente dei bambini in piazza, dalle cose semplici e non griffate, quelle che si trovano in un cassetto”.
“Non disegno abiti. Io disegno sogni, ha detto Ralph Lauren. Ecco, qui a Fontecchio, domenica prossima, vogliamo ancora credere nei sogni”, concludono gli organizzatori.
Beatrice Tomassi