Sabato 4 e domenica 5 maggio la città di Verona ospiterà l’undicesima edizione del Premio “Remo Vinciguerra” un festival internazionale per piccoli e giovani pianisti: ad organizzarlo con il patrocinio del comune scaligero e della Regione Veneto è l’associazione culturale “La Musica che Sorride” per omaggiare il maestro lancianese. Vinciguerra è stato uno dei più importanti compositori italiani per la didattica pianistica, prematuramente scomparso nel luglio 2022, dopo aver dedicato la sua intera vita alla formazione degli allievi ed allo studio.
Nato a Lanciano il 15 maggio 1956, iniziò gli studi musicali praticamente da bambino all’età di undici anni. Conseguito il diploma, comincia ad insegnare Educazione Musicale ideando ed organizzando un laboratorio di musica in cui ha costruito gradualmente la propria esperienza didattica, che si concretizza nel corso degli anni, nella pubblicazione di un vasto materiale dedicato allo studio del pianoforte. Dopo un primo libro pubblicato dalla Berbèn di Ancona, numerosissimi sono i testi editi dalla Curci di Milano.
Negli anni Vinciguerra si dedicò con grande impegno alla sua produzione didattica pubblicando lavori per lo studio del solfeggio, la teoria musicale e le favole musicali adatte ad essere utili strumenti di lavoro per le scuole. Di rilievo è il corso di composizione per ragazzi attivato dall’Associazione “Sarro” a Trani e la master class “L’ Orchestra dei piccoli” a Gorizia.
Il M° Peter Lang ha inserito nel programma di studi del Mozarteum di Salisburgo la sua pubblicazione “Le scale che sorridono“. Le fiabe musicali “La storia delle note” e “L’anatroccolo stonato” sono rappresentate in molte scuole di diverso ordine e grado come lavori conclusivi di progetti in rete che coinvolgono migliaia tra alunni e insegnanti.
Sono stati istituiti premi per l’esecuzione delle sue opere in concorsi pianistici di Cesenatico, Lamezia Terme e Caccamo di Sicilia. Dal 1988 in poi ha gira l’Italia partecipando a rassegne, ensemble e manifestazioni culturali in cui il suo esempio di uomo e artista ha diffuso sempre l’amore per lo studio della musica, nobilitandone il valore formativo ed educativo. “Suonare news” lo ha definito il “Beyer del 900” ed un amico da tenere sempre sul leggio.
Questa edizione, quasi a voler rafforzare ulteriormente il legame tra il maestro e Lanciano, vedrà la partecipazione del quartetto d’archi dell’Orchestra da Camera “Fedele Fenaroli”che si esibirà con i giovani pianisti della categoria F (piano e quartetto d’archi). Sarà presente anche il maestro Nicola Gaeta nella veste di giurato al concorso. Il quartetto si esibirà nel concerto di premiazione che si terrà alle ore 17 all’Auditorium del Conservatorio di Verona.
L’Orchestra da Camera “Fedele Fenaroli” composta da musicisti under 30, nasce per dar lustro ai cinquant’anni di musica (1972 – 2021) dell’Associazione Amici della Musica Fedele Fenaroli di Lanciano, che ha sentito la necessità di costituire un’Orchestra da Camera in residence che si pone l’obiettivo di creare continuità con l’Estate Musicale Frentana e i corsi di formazione orchestrali, una realtà unica a livello internazionale, in cui prestigiosi musicisti si dedicano alla formazione didattica e orchestrale dei giovani.
Da qui la nascita dell’Orchestra da Camera Fedele Fenaroli, che si pone l’obiettivo di valorizzare il repertorio dal barocco al Novecento con la peculiarità di renderlo fruibile e suscitando l’inte-resse delle nuove generazioni con concerti dedicati alla formazione dei più giovani. Nel tempo, l’Orchestra si propone di diventare una realtà stabile nel territorio frentano, aspirando a diventare un punto di riferimento anche nelle esecuzioni del repertorio legato ai compositori abruzzesi.
.Simone Cortese