La riforma del servizio idrico integrato che dovrà essere conclusa entro il 2027 quando ci saranno le scadenze delle concessioni agli attuali sei gestori, sarà l’argomento in discussione dai sindaci dei Comuni gestiti dalla Sasi. L’assemblea, promossa dal presidente della società Nicola Scaricaciottoli, si terrà domani 30 ottobre, con inizio alle 9.00, nella sala convegni del Patto Territoriale Sangro Aventino, a Santa Maria Imbaro.
Si tratta di un tema delicato e di particolare interesse perché riguarda la gestione e l’indirizzo di un bene primario come l’acqua. Lunedì scorso si è tenuto a Sulmona un incontro allargato a gestori, istituzioni, imprese, e il comune denominatore dei numerosi interventi che si sono succeduti è stato “l’acqua deve restare un bene pubblico, gestito nell’interesse della comunità”. Pensiero già espresso dal presidente della Sasi nel corso del convegno che si è tenuto qualche mese fa a San Vito organizzato da Forza Italia con l’obiettivo di dare il via a una serie di incontri e confronti sul tema della riforma.

“Il testo unico della legge parla chiaro e dice che i gestori non possono essere più del numero delle province, quindi l’Abruzzo con sei è già fuori norma per cui è scontata la riduzione – commenta Scaricaciottoli – ma va valutato e costruito un modello adeguato alle esigenze dei nostri territori, perciò è importante ascoltare i pareri e le considerazioni di chi il territorio lo vive e lo conosce bene, come i sindaci. Ritengo l’assemblea di domani un passo significativo in un percorso che si annuncia piuttosto complesso e sono convinto che come Sasi daremo il nostro contributo alla discussione”








