Dopo aver infiammato i palchi d’Italia con l‘”Iperfelice Tour” (come dimenticare il concerto del settembre 2023 alle Torri Montanare di Lanciano), ed in attesa di ascoltare il nuovo disco, che vedrà la luce nel 2025 il Management si prende una pausa, visto che sia Luca Romagnoli che Marco “Diniz” Di Nardo sono attualmente impegnati con dei progetti da solisti.
Mercoledì 2 ottobre sarà ufficialmente fuori “Perdere” il nuovo singolo del frontman Luca Romagnoli. “Sai cos’ho scoperto diventando grande? Ho scoperto che si può anche perdere ma mi ci metto a ridere e non cado più in ginocchio per nessuno e non prego neanche se cascasse il cielo voglio solo vedere come va a finire questa vita che è bella, sì, ma da morire”.
Da questo piccolo stralcio del testo si può già intuire come quello di Romagnoli sia un viaggio introspettivo, ricco di domande a cui l’artista prova a dare risposte.
Un percorso alla ricerca del senso della vita che seppur difficile, è comunque bella e merita di essere scoperta ed esplorata anche nei suoi lati più duri e nelle inevitabili cadute che ci aspettano sul cammino. Parole che ci parlano di introspezione, maliconia e di una continua esplorazione dell’animo umano e dei suoi bisogni.
Dal canto suo Marco “Diniz”, come scrive dai suoi canali social dal prossimo mese inizierà a pubblicare i primi “singoli” del suo nuovo album da solista, che usciranno per la MGM Distribution. Il 15 ottobre ci sarà la una piiccola anteprima con il brano “Online (INTRO)” poi il 18 ottobre uscirà “PLAY” che darà il là a questo suopercorso.
“Man mano – sottolinea Di Nardo – vi illustrerò tutti i drammi esistenziali e le emozioni contrastanti che ci sono dentro ogni singola traccia. Ho volutamente usato le virgolette perché non sono veri e propri singoli, bensì pezzi di canzoni che nel mio cervello formano un unico film, il mio film mentale. Infatti il sottotitolo del disco sarà “Soundtracks for a film” (il titolo ve lo dirò prossimamente).
Un lavoro strumentale di stampo prettamente lo-fi analogico, anche se in realtà dei testi ci sono, ma ben nascosti all’interno delle tracce che, pur avendo vita propria, unendoli formano il testo unico finale del disco, come fosse una lunga canzone con i suoi stati d’animo e sbalzi d’umore”.
. Simone Cortese