Insieme per affrontare le sfide dei mercati globali, tutelare i soci, dare valore al territorio e rilanciare la cooperazione su larga scala, soprattutto in un contesto economico complesso segnato da dazi e instabilità commerciale. Cantina Frentana prosegue il suo percorso di crescita e consolidamento e annuncia la fusione per incorporazione con Cantina San Giacomo, storica realtà vitivinicola di Rocca San Giovanni con oltre 50 anni di attività. Il percorso, iniziato due anni fa e terminato a giugno scorso, segna un ulteriore passo strategico per Frentana, dopo l’ingresso nel 2021 di Cantina Sangro. Le tre cooperative, con la prima assemblea del 23 luglio scorso, unite sotto il segno della qualità e dell’identità territoriale, danno vita oggi ad un importante polo cooperativo vitivinicolo della provincia di Chieti.
In un mercato sempre più esigente, dove le aziende vitivinicole italiane devono affrontare sfide come la pressione sui prezzi, l’instabilità dei mercati internazionali e i limiti commerciali imposti dai dazi; l’unione fa la forza. Con questa fusione, Frentana e San Giacomo mettono in comune risorse, esperienza e visione, puntando su una cooperazione moderna, solida e capace di competere a livello globale, pur restando profondamente radicata nel territorio abruzzese.
La neonata realtà cooperativa, con oltre 600 soci conferitori, più di 1.200 ettari di vigneto e un fatturato annuo stimato di circa 17 milioni di euro, opererà su tre stabilimenti situati in aree a fortissima vocazione vinicola, tra l’area frentana, il Sangro e la Costa dei Trabocchi. Tre anche i marchi con cui si presenterà sul mercato: Frentana, Cantina Sangro e Cantina San Giacomo.
“Questa operazione ci consente di razionalizzare i conferimenti, ridurre i costi e sviluppare nuove sinergie – afferma Carlo Romanelli, presidente di Frentana – ma, soprattutto, ci prepara ad affrontare meglio i mercati, quelli attuali e quelli futuri, anche in uno scenario globale complesso nel quale la cooperazione può e deve diventare un modello di resilienza, crescita ed evoluzione”.
Tante le nuove sfide da affrontare per la nuova famiglia allargata del vino frentano, a partire dal progetto di zonazione viticola che punta a migliorare la qualità della produzione, valorizzando il territorio e la sua vocazione.
Il futuro della nuova realtà cooperativa guarda alla sostenibilità, all’innovazione e allo sviluppo del territorio di riferimento attraverso un lavoro che continua dal 1958 e che unisce tradizione e visione, in nome di una viticoltura responsabile, competitiva e condivisa.