Il 27 aprile 2025 la bandiera romanì ha toccato l’Everest. È la prima volta nella storia che il simbolo del popolo romanì raggiunge il tetto del mondo. A compiere questa impresa è stato Gennaro Spinelli, presidente nazionale dell’UCRI – Unione delle Comunità Romanès in Italia, attivista, musicista e voce autorevole della cultura romanì nel mondo. L’iniziativa ha ricevuto anche il sostegno morale dell’ANPI nazionale e del Presidente, Gianfranco Pagliarulo.
Portare quella bandiera in cima all’Everest non è stato solo un gesto simbolico. È stato un atto di resistenza e di orgoglio, un segno visibile e universale della volontà di esistere, di esserci con dignità, di non dimenticare. Di dire “noi siamo qui” – come ieri lo dissero, salendo le montagne partigiane, uomini e donne che lottavano per la libertà.

La bandiera recava le firme di Rom, Sinti e attivisti da tutta Europa: testimonianze vive di una comunità che cammina, che ricorda e che costruisce”.’Limpresa ha avuto il patrocinio morale dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali presso Palazzo Chigi) e della presidenza del Consiglio dei ministri, tramite il suo direttore Mattia Peradotto, il sostegno morale dell’Anpi nazionale tramite il suo presidente Gianfranco Pagliarulo e della Croatian Romani Union “Kali Sara”. L’iniziativa è stata promossa dall’Ucri con l’obiettivo di unire simbolicamente le voci e le storie del popolo romanì di tutto il mondo.