ORTONA- In prima serata lunedì 24 marzo “Champagne – Peppino di Capri” – film tv prodotto da Rai Fiction e O’ Groove, per la regia di Cinzia TH Torrini, con la sceneggiatura di Michele Pellegrini e Maria Sole Limodio e soggetto di Pierpaolo Vergae Limodio. Una fiction che non è solo il racconto della vita del cantante che ha fatto ballare e innamorare intere generazioni, dall’infanzia durante la guerra fino all’affermazione come musicista completo e maturo nei primi anni ’70, bensì un percorso attraverso decenni fondamentali per la storia del bel paese, senza tralasciare il lato più intimo e fragile dell’uomo.

Anche l’Abruzzo in qualche modo, contribuisce a dare lustro a questo appuntamento grazie alla preziosa presenza nel film di Arturo Scognamiglio nei panni di zio Ciro:
“Prendere parte a questo film è stato stimolante sin dall’inizio, dal primo incontro ai provini. La direzione sui personaggi da parte della regista Cinzia TH Torrini è stata al contempo sia una guida, un binario da percorrere all’interno di una sua visione totale ma anche una possibilità di grande libertà dove poter esplorare e anche a volte improvvisare e arricchire per me il personaggio di zio Ciro” commenta Arturo Scognamiglio.
Scognamiglio, di origini napoletane, attore, autore, regista e disegnatore luci si forma in varie realtà in Italia (Scuola di recitazione Galante Garrone di Bologna, Teatro del Navile) e a Londra nel 2011 (OldVic Theatre, National Theatre) e lavora con attori e registi come Renato Carpentieri, Mauro Avogadro, Marco Manchisi, Ennio Coltorti, Gabriele Lavia solo per citarne alcuni, come attore è protagonista di vari spettacoli per la regia di Tony Laudadio, Andrea Renzi e inizia una proficua collaborazione con Teatri Uniti.

Fonda nel 2017 la compagnia Unaltroteatro con Lorenza Sorino: ad oggi l’impresa gestisce il Cinema Auditorium Zambra di Ortona che dopo 8 anni di totale abbandono è stato inaugurato in una nuova veste nel 2022.
Ed è proprio zio Ciro il complice della grande notorietà di Peppino Di Capri (all’anagrafe Giuseppe Faiella): il suo talento viene scoperto quando ha appena 4 anni, nel 1942. Viveva a Capri con la madre e la sorella mentre il padre era in guerra. Grazie al dono dell’orecchio assoluto ascolta le canzoni su Radio Londra e le riproduce sul pianoforte di casa.
Lo zio lo ascolta e, per guadagnare qualcosa, lo porta a suonare in un locale per i soldati americani in licenza sull’isola, attività che alterna con le domeniche in chiesa; ed ecco che oggi la Rai celebra gli oltre 60 anni di successi in Italia e nel mondo di un mito italiano.
A proposito del lavoro in scena Scognamiglio aggiunge: “I colleghi con cui ho lavorato sono tutti giovani di grande talento e stare tutti insieme nella condivisione del lavoro è stato bello. L’intuizione di O’Groove di Pierpaolo Verga di raccontare la storia di Peppino di Capri, questa sua vita straordinaria, terrà tutti incollati su Rai1”.